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Una Norimberga comunista?

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La Sinistra post comunista internazionale, e quella italiana in particolare, non riescono a fare i conti con i crimini commessi dal comunismo, o dai partiti e dal terrorismo che ad esso si richiamavano. Ciò è dovuto al fatto che, fino ad oggi, è mancato l’equivalente di un tribunale internazionale che condannasse, con una sentenza di grande valore storico e morale, i crimini dei comunisti e di coloro che, anche di diversa ideologia, hanno praticato il genocidio
– Silvio Cortina Bascetto –

A proposito della cattura di Battisti, ho chiuso l’articolo di ieri con l’auspicio che siano presi, quanto prima, anche gli altri terroristi latitanti all’estero, ciò per restituire all’immaginario degli italiani l’ineluttabilità della pena per i malviventi e, nel contempo, evitare che la nostra giustizia continui ad essere la barzelletta più raccontata in Europa.

La storia, purtroppo, ha fatto di peggio, laddove ha operato la selezione eugenetica delle vicende da trasmettere ai posteri. Qualche esempio.

Nel periodo 1915 – 1917, approfittando del fatto che l’opinione pubblica mondiale fosse assorbita dalle vicende della Grande Guerra, i turchi eliminarono 1.750.000 tra armeni e cristiani assiri. La ragione che diede il via all’eccidio fu la costituzione di alcuni reparti militari armeni (di fede cristiana) nell’esercito zarista che all’epoca combatteva contro i turchi.

Ebbene, per quel genocidio largamente documentato, furono condannati a morte soltanto diciannove personaggi del partito al potere in Turchia, anche se le condanne realmente eseguite furono soltanto due. Come dire che la catena gerarchica dell’esercito turco che aveva operato il genocidio rimase del tutto impunita e, anzi, si arricchì con i beni sottratti agli armeni andando a costituire l’ossatura economica della classe dirigente della Turchia moderna che, come quella di Ataturk. ha sempre negato il genocidio.

Tornando ai nostri giorni in Italia, il clima d’impunità che si sta coagulando intorno a Battisti, fa pensare che i turchi non siano gli unici a far finta di avere la coscienza a posto perché la nostra Sinistra, invece di fare mea culpa e prendere le distanze da un assassino giudicato come tale dalla magistratura, continua a difenderlo. C’è, infatti, chi parla di amnistia per lui, chi invoca clemenza perché sarebbe ammalato, chi si lamenta di un video postato dal ministro della giustizia che lederebbe i suoi diritti. C’è perfino chi sostiene che Battisti sia innocente.

È evidente, a questo punto, che la Sinistra post comunista internazionale, e quella italiana in particolare, non riescono a fare i conti con i crimini commessi dal comunismo, o dai partiti e dal terrorismo che ad esso si richiamavano. Ciò è dovuto al fatto che, fino ad oggi, è mancato l’equivalente di un tribunale di Norimberga che condannasse, con una sentenza di grande valore storico e morale, i crimini dei comunisti e di coloro che, anche di diversa ideologia, hanno praticato il genocidio.

La Destra, checché se ne dica, ha fatto terra bruciata intorno ai nostalgici del “ventennio”, la Sinistra invece no, non ha mai voluto fare ammenda del fallimento e delle stragi – 100 milioni di morti – perpetrate dal comunismo e dai suoi diversi rigurgiti terroristici. E – come i turchi – continua a comportarsi come se, per fare pochi esempi, i genocidi nella Cambogia di Pol Pot, il genocidio dei cinque milioni di ucraini, Holodomor, fatti morire di fame da Stalin e le stragi delle Brigate Rosse in Italia (senza dimenticare quelle nere) non siano mai avvenute.

Siamo l’unico Paese democratico al mondo ad aver avuto un presidente della repubblica che non ha mai rinnegato il proprio passato di comunista e che, anzi, nel 1956 inneggiò ai carri armati sovietici mentre schiacciavano nel sangue la rivolta del popolo ungherese.

Da qui l’atteggiamento della Sinistra nei confronti di Battisti perché, in fondo, essa pensa che il terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo abbia soltanto sbagliato il modo, ma le idee per le quali ammazzò quattro persone innocenti, erano buone. Nulla di nuovo sotto il sole: anche i nazisti pensavano che l’idea di sterminare gli ebrei fosse buona!

Poiché i crimini contro l’umanità non vanno in prescrizione, bisogna iniziare a battersi affinché siano, finalmente, aperti i sepolcri imbiancati del comunismo e di tutti i regimi che hanno praticato il genocidio in diversi modi.

Ciò non tanto per punire i colpevoli, ormai quasi tutti passati a miglior vita, quanto per emettere una sentenza di condanna storica di quelle ideologie sterminatrici che non ebbero nulla da invidiare al peggiore nazismo.

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