Un Triumvirato a… quattro
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Il blocco delle Ong nel Mediterraneo e la recente emissione del Decreto Dignità, se da un lato coaguleranno consenso intorno al governo, dall’altro preoccupano grandemente l’establishment nazionale ed europeo
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Nell’antica Roma il Triumvirato era una forma di governo composta da tre persone con pari poteri. I più famosi Triumvirati furono quelli di Cesare, Crasso, Pompeo e, successivamente, di Ottaviano, Antonio e Lepido.
Ebbene questi due Triumvirati ebbero in comune il fatto che uno dei tre contraenti fece puntualmente eliminare gli altri: Giulio Cesare eliminò Pompeo mentre Cesare Ottaviano eliminò Antonio e Lepido.
Qualcuno vuole che anche l’attuale governo sia da considerarsi una sorta di Triumvirato composto da Conte, Di Maio e Salvini, in realtà, più che un triumvirato è un tressette col morto, dove il morto, però, non si capisce ancora dove sta.
Il blocco delle Ong nel Mediterraneo e la recente emissione del Decreto Dignità, se da un lato stanno coagulando consenso intorno al governo, dall’altra preoccupano l’establishment nazionale ed europeo perché stanno incrinando la cappa di conformismo politico, economico e finanziario che fino ad oggi ha celato i suoi reali interessi e maneggi.
Sicché sono in molti a voler la fine del Triumvirato Conte, Di Maio, Salvini anche se, per infliggere la pugnalata risolutiva, si cercherà di armare la mano del “morto”, ovvero del solito utile idiota, come lo furono Bossi nel ’94 e Fini in tempi più recenti. Come dire un idiota che una volta usato sarà buttato nell’ossario della politica.
Solo che stavolta il gioco potrebbe anche non riuscire, stante che se Berlusconi faceva ridere i partner europei questo governo, in meno di un mese, ha contribuito ad aprire una falla nel falso monolitismo dell’Unione europea. Una falla che ormai si è talmente allargata da non potersi chiudere neppure con l’intervento della… Magistratura che, anzi, provocherebbe un plebiscito per i “martiri” Salvini e Di Maio alla prossima tornata elettorale.