Tu vuò fa’ l’americano
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Nel riconoscere la leadership italiana in questa fase di normalizzazione della Libia, Trump ha rinforzato la posizione dell’Italia in ambito Nato ed europeo ed ha inviato un avvertimento a Parigi cui fa gola il petrolio libico
– Enzo Ciaraffa –
Il saldo della recente visita di Giuseppe Conte a Washington, dal punto di vista pratico, è stato considerato negativo da diversi analisti, quella loro però è un’analisi sulla quale non concordiamo, o concordiamo soltanto parzialmente, perché la politica internazionale è fatta anche di sdoganamenti e di credibilità. E, sotto questo aspetto Conte di risultati ne ha portati a casa perlomeno due.
Egli, infatti, è stato lesto a capitalizzare l’antipatia che Donald Trump nutre per il suo supponente omologo francese Macron, ottenendo dal Tycoon statunitense di poter raffreddare gli appetiti francesi sulla Libia (in chiave anti italiana) ed i guasti che, in continuità con la linea scellerata di Sarkozy, il presidente francese vi sta sotterraneamente producendo. Ciò grazie all’investitura fattagli da Trump per una leadership italiana in Libia e, molto generalmente in Nord Africa. A Parigi chi vuol intendere intenda…
Il secondo risultato è che, a proposito dei dazi sul commercio, non vi sono state chiusure od appesantimenti sulle nostre esportazioni verso gli States. E, poi, dove la mettiamo la promessa di Trump d’indurre gli americani a venire ad investire in Italia?
Ma forse chi meglio di tutti ha interpretato la visita di Conte alla Casa Bianca è stato Donato Tesauro con una brillante vignetta in stile anni Cinquanta, i tempi di Renato Carosone e della sua canzone Tu vuò fa’ l’americano.