Taekwondo, i campioni grandi, piccini e piccinini
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Nel PalaBisterzo di Busto Arsizio si sono potuti svolgere gli Internazionali di Taekwondo grazie a un’innovazione che ha garantito le misure anti-Covid per gli atleti in gara, per i tecnici e per il pubblico. L’organizzazione di questa edizione, infatti, anziché prevedere due distinte gare di combattimento come era solita fare negli anni passati, ha incentrato la competizione dal vivo solo sulla prova tecnica individuale, in modo che gli atleti potessero dimostrare la loro bravura senza venire a contatto fisico
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Almeno dal punto di vista sportivo il 2021 è stato, fino ad oggi, un anno d’oro per i nostri atleti nelle diverse discipline perché, dopo il bottino di medaglie alle Olimpiadi di Tokio e l’ultimissimo oro in ordine di tempo conquistato da Nicola Bartolini ai mondiali di ginnastica artistica di Kytakyushu, anche le palestre di Taekwondo del Varesotto si sono fatte onore, con atleti grandi, piccini e… perfino con i piccolissimi. Dove? Un po’ di pazienza e ci arriviamo.
Nel PalaBisterzo di Busto Arsizio, lo scorso 24 ottobre si sono potuti svolgere gli internazionali di Taekwondo grazie ad un’innovazione che è riuscita a far salve le misure sanitarie per gli atleti in gara, per i tecnici e per il pubblico presente. Infatti, riguardo alle norme volte a garantire la sicurezza di tutti i presenti, l’organizzazione di questa edizione anziché prevedere due distinte gare di combattimento come era solita fare negli anni del pre-Covid, ha incentrato la competizione dal vivo soltanto sulla prova tecnica individuale, in modo che gli atleti potessero dimostrare la loro bravura senza venire a contatto fisico. Sicché le gare si sono snodate con due modalità operative e spaziali diverse: la prima in presenza e con 120 atleti provenienti da tutta l’Italia; la seconda in modalità online e con 90 atleti selezionati da Irlanda, Inghilterra, Francia e Spagna.
Hanno fatto la parte del leone lo Sporting Club Samarate, diretto dal maestro Vitale Monti, che ha conquistato il 1° posto nella classifica a squadre grazie ai propri atleti grandi, piccini e piccinini che hanno portato a casa sei medaglie d’oro con Tommaso Riganti, Aurora Esposito, Khadija Oulji, Diego Micello, Roberto Vignati, Luca Ferrario; tre medaglie d’argento con Leonardo Monti, Alessandra Casaverde, Maryan Russo e una medaglia di bronzo con Ayman Mizmizi. Nel posizionamento finale della classifica, dietro al primo posto dello Sporting Club samaratese, si sono piazzati al secondo posto il New Enery di Verona, al terzo posto il Tex Taekwondo di Solarolo e al quarto posto il Centro Taekwondo di Cassano Magnago. Nella classifica delle esibizioni a distanza, invece, il primo classificato è stato il Club Taekwondo di Kilkenny in Irlanda, il secondo classificato il Club Taekwondo di Manchester, il terzo classificato l’Asscc Taekwondo di Francia, il quarto classificato la Escuela Taekwondo della Catalogna. Sembrava una piccola Unione europea dello sport.
Quest’anno la kermesse bustocca del Taekwondo è stata organizzata dal settore Nazionale Taekwondo Endas in collaborazione con l’Asd Unitam e con il Centro Taekwondo Busto Arsizio grazie anche al patrocinio della Regione Lombardia e del Comune ospitante. Che volete, quando c’è di mezzo il maestro Monti, il successo di una manifestazione sportiva è assicurato perché, come egli stesso ci ha spiegato nel corso della nostra telefonata, «L’importante è stato sì organizzare gli internazionali e parteciparvi con spirito appagato come auspicava il vescovo americano Ethelbert Talbot a proposito della partecipazione alla Olimpiadi, ma vincere le gare è sempre meglio… appaga di più». Così, più modestamente, sostiene il maestro napo-lombardo Vitale Monti.
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