Salutiamo il Generale Incisa di Camerana
Share
Incisa di Camerana è stato un grande amico del nostro territorio, sul quale opera la Support Brigade nei momenti di stanzialità. Difatti, nel campo delle relazioni tra le istituzioni egli ha sempre fornito tutta la collaborazione possibile, e quando non vi era la possibilità per un intervento materiale egli assicurava come minimo la sua presenza, anche da privato cittadino, specialmente alle grandi manifestazioni culturali
*****
In una realtà globalizzata, che ormai vive di relazioni fittizie e digitalizzate, nella quale è parossisticamente diffusa la rivendicazione dei propri diritti, sembrerebbe da sprovveduti parlare di personaggi, che con il loro lavoro sono stati capaci di suscitare, in chi li ha conosciuti, sentimenti di stima e di ammirazione per il loro alto senso del dovere, se non fosse che, alla fine, sono questi i valori morali e spirituali che mantengono unita la società e salda l’unità di un Paese.
E con tale premessa introduciamo la figura del Generale Uberto Incisa di Camerana, il quale, il prossimo 23 settembre, lascerà il comando della Brigata di Supporto al Corpo d’Armata di Reazione Rapita della NATO di Solbiate Olona, meglio conosciuta negli ambienti internazionali come Support Brigade. Ebbene, a un personaggio, che dopo due anni ci lascia per andare ad assumere un altro incarico, due sono le cose che possono capitargli: o che sul suo conto si scriva troppo, o troppo poco. E, noi, forse con un po’ di presunzione, abbiamo l’intenzione di scrivere quanto basta per rendere il giusto merito a un ottimo soldato.
Il Generale Incisa di Camerana aveva assunto il comando della Support Brigade il 19 ottobre del 2020, vale a dire in uno dei periodi più deprimenti della storia d’Italia a causa di un’epidemia da Covid-19 che aveva colto alla sprovvista mezzo mondo, e per combattere la quale ancora non esisteva né un vaccino, né un’adeguata organizzazione logistica. Ma egli, proveniente da un’antica stirpe di combattenti che hanno avuto un importante ruolo nella storia del Piemonte pre unitario, non si fece sopraffare dalle difficoltà e con l’aiuto dei reparti dipendenti dalla Brigata di Supporto, riuscì a soddisfare le molteplici attività istituzionali del NRDC-ITA e, allo stesso tempo, ad aiutare la Sanità lombarda in crisi con la sua organizzazione logistica.
Ma la vita di un’Unità è come l’orologio del tempo che non si ferma mai, sicché, sebbene in tempi così difficili, Incisa riuscì a coordinare le più disparate attività in capo alla Brigata, grazie ai dipendenti Reggimenti. A riguardo ci piace ricordare ancora una volta come, nell’area dei parcheggi esterni della Caserma “Ugo Mara”, sotto la sua guida, sorse in un batter d’occhio un avamposto sanitario avanzato che, in un momento tragico per la Sanità, riuscì a “filtrare”, e quindi ad alleggerire, le attività dei Pronto Soccorso delle province di Varese e Como.
Incisa di Camerana è stato anche un grande amico del nostro territorio. Difatti, nel campo delle relazioni tra le diverse istituzioni presenti nella giurisdizione egli ha sempre fornito la collaborazione della Brigata e, quando non vi era la possibilità di farlo, egli assicurava la sua presenza, anche da privato cittadino, specialmente alle grandi manifestazioni culturali.
In realtà sono tante le cose fatte da Incisa di Camerana nei due anni di permanenza a Solbiate Olona e a Milano, ma gli faremmo torto se scadessimo in una goffa novellistica elencandole una per una, per cui ci limiteremo ad aggiungere soltanto che egli è un artigliere dalla mente aperta e dal cuore grande, oltre a essere un ingegnere elettronico, dottore in scienze politiche e conoscitore di tre lingue.
A Uberto Incisa di Camerana, dunque, l’augurio di ogni bene e fortuna nel nuovo incarico che gli verrà assegnato, certi che ovunque si troverà, in Italia oppure all’estero, l’intelligente determinazione e lo stile rassicurante di una personalità razionale e concreta continueranno a veicolare il buon nome del nostro Paese e del suo Esercito.
In bocca al lupo e buona fortuna Generale.
Potrebbe interessarti anche Con Elisabetta II se ne va la Great Britain