Restituiamo le ali ad Asia Naurīn Bibi
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Pare non riscaldi l’animo dei social il fatto che in Pakistan il fanatismo religioso abbia tarpato le ali ad una povera donna, ad una mamma che sta rischiando la morte perché bande di fanatici che vorrebbero riportare l’umanità al settimo secolo dopo Cristo, la stanno braccando perché essa è di fede cristiana e, in quanto tale, è colpevole di blasfemia a prescindere
– Donato Tesauro –
Caro direttore, lo sai che non sono di facile penna e, nondimeno, questa volta ho voluto accompagnare la mia vignetta con alcune riflessioni che spero vorrai pubblicare sul blog.
In Pakistan una giovane donna, Asia Naurīn Bibi, sta rischiando la vita assieme alla figlia, al marito, all’avvocato che l’ha difesa ed ai giudici che l’hanno assolta in un processo intentato soltanto perché alcune comari in chador l’avevano accusata di essersi prodotta in offese a Maometto, in realtà non tolleravano la sua fede cristiana.
Ebbene, nonostante Asia sia stata assolta dalla Corte suprema pakistana dall’accusa di blasfemia (che da quelle parti comporta la condanna a morte), gli islamisti del partito religioso radicale Tehreek-e-Pakistan Labbaik stanno aizzando torme di fanatici contro la poveretta perché, secondo loro, Asia doveva essere impiccata e non assolta.
Per fortuna Asia è stata scarcerata, anche se il governo pakistano l’ha dovuta nascondere con tutta la sua famiglia in una località segreta prima, immaginiamo, di farla espatriare per metterla al sicuro.
Nella circostanza mi ha sorpreso piuttosto negativamente il fatto che l’accadimento non abbia scaldato l’animo dei Social: forse interessa a pochi che in Pakistan abbiano tarpato le ali ad una povera donna, ad una mamma che sta rischiando la morte perché bande di fanatici religiosi la stanno braccando soltanto perché essa è di fede cristiana.
Meno male che le parole pronunciate del ministro degli Interni sulla faccenda lasciano ben sperare, sicché siamo fiduciosi che Asia e la sua famiglia troveranno presto rifugio nel nostro Paese, dove finalmente riavrà entrambi le ali della sua fede e delle sue libertà di donna.
Immagine in evidenza: radicali islamici chiedono la pena di morte per Asia Bibi (foto Asia News)