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Dalla Magna Grecia al magna-magna è un attimo

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Panzeri
Una storiaccia, quella di Bruxelles, destinata ad allargarsi e fare a pezzi la reputazione già poco brillate dell’Unione Europea e, di riflesso, della Sinistra italiana, la quale non è riuscita ancora a realizzare che la sconfitta alle ultime elezioni l’ha posta fuori gioco anche nei consessi internazionali. Ciò a causa del fatto che in un’Europa, dove i governi di Destra e di Centrodestra sono in maggioranza, il governo guidato da una donna attenta, opportunista e pragmatica come la Meloni, avendo dimostrato una ragionevolezza e una capacità aggregante che nessuno si aspettava a Bruxelles, ne ha spostato più a destra gli equilibri interni

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Il politico corrotto di Centrodestra raramente fa parte di una qualche congrega dedita organicamente alla corruttela, non perché sia un po’ meno disonesto degli altri (tutt’altro!) ma perché è, di solito, un battitore libero, o se vogliamo un campione solitario nel suo genere. Diverso, invece, è il fenotipo del corrotto-tipo della Sinistra: ha puntualmente militato nel vecchio Partito comunista italiano (Pci) o nel sindacato e, solitamente, è impegnato in qualche Ong che opera per gli ultimi. No, stavolta non stiamo parlando Aboubakar Soumahoro, un’altra stella sinistrorsa che è nata ed è collassata nel giro di appena un mese di legislatura, ma di Luca Visentini per molti anni a capo dei sindacati europei, da poco di quelli mondiali, e di Antonio Panzeri, un ex europarlamentare, entrambi arrestati a Bruxelles per riciclaggio, mazzette, associazione a delinquere e corruzione internazionale segnatamente a certi rapporti avuti, sembrerebbe, con l’emirato del Qatar che in questi giorni sta ospitando i mondiali di calcio.

Ebbene, durante la perquisizione nell’appartamento del Panzeri nella capitale belga, la Polizia ha sequestrato 600.000,00 Euro in contanti, una cifra che immaginiamo non fosse per le spesuzze della signora Panzeri e, magari, il nuovo tetto al contante vigente nella Sinistra italiana. Ma la fattispecie penale addebitata al Panzeri non ha coinvolto soltanto lui perché, mentre lo arrestavano a Bruxelles, la Polizia italiana metteva dentro anche la moglie e la figlia, prelevandole dalla loro casa di Calusco d’Adda… ma quante caz** di case hanno i politici italiani!

La polizia belga, che evidentemente ha meno remore psicologiche di quella italiana verso il potere, per le medesime contestazioni ha perquisito anche l’appartamento dell’eurodeputata socialista greca e vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, dove avrebbe addirittura trovato alcuni sacchi di banconote. È inutile dire che anche la bella Eva è stata arrestata, sospesa dal gruppo dei socialisti e cacciata dal Pasok, il movimento socialista panellenico al quale era appartenuta fino a poco prima.

Tempi decisamente cupi anche in Europa per la Sinistra italiana che, dopo essersi vista aumentare dall’Unione Europea di oltre tre volte il tetto al contante che voleva moralisticamente (sic!) imporre al governo Meloni, si ritrova ora sconquassata pure a Bruxelles.

Una storiaccia destinata ad allargarsi e che già adesso sta facendo a pezzi la reputazione non certo brillante dell’Unione e, di riflesso, quella della Sinistra italiana, la quale ancora non ha realizzato che la sconfitta alle ultime elezioni nazionali l’ha posta fuori gioco anche nei consessi internazionali come l’Unione Europea.

Ci spieghiamo meglio.

Il governo di Centrodestra, guidato da una donna attenta, opportunista e pragmatica come Giorgia Meloni, avendo dimostrato una ragionevolezza e una capacità di governare che nessuno si aspettava a Bruxelles, ha spostato ancor di più verso destra gli equilibri interni nel Parlamento europeo, e questo avrà un costo per la Sinistra sul breve periodo: il suo sputtanamento su molte questioni controverse degli ultimi anni. Anzi, sospettiamo che, senza il paravento dei principali media nazionali (i magistrati lo chiamerebbero fiancheggiamento esterno…) notoriamente pendenti dalla sua parte, stiano per aprirsi a Bruxelles molti armadi contenenti scheletri da lungo tempo nascosti.

Anticipa questa evenienza il fatto che i presunti tangentieri italiani, di Sinistra, sono in compagnia della vice presidente greca dell’Ue sempre di sinistra, il che sostanzia anche il nostro assunto secondo il quale siamo, per buona parte, culturalmente, eticamente e civilmente, tutti figli più o meno legittimi della Magna Grecia.

Poi, grazie alla Magistratura belga ti accorgi, ma chissà perché senza meravigliartene, che dalla Magna Grecia al magna-magna è stato un attimo.

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