Munigund e le donne, a Cairate
Share
In occasione della seconda edizione de “La forza è donna”, l’assessore alla cultura di Cairate Anna Pugliese prendendo spunto dal saggio del responsabile di questo blog, ha suggerito la creazione di un pandolce a forma di treccia che richiamasse l’acconciatura di una gloria cittadina, quella principessa/badessa Munigund che l’assessorato alla cultura sta cercando di collocare in un’accettabile cornice storica dopo tredici secoli di leggende
– Patrizia Kopsch –
Il guaio di alcune celebrazioni è che si ripetono con periodica, grigia monotonia anno dopo anno, e si finisce così per dimenticare la ragione per la quale furono istituite. Diventano insomma quasi un rituale, un appunto da smarcare dall’agenda degli impegni istituzionali.
Fortunatamente non per tutti è così, molte Amministrazioni, enti ed associazioni infatti vivono queste ricorrenze con Io stesso spirito iniziale che le ha viste nascere. Nel caso dell’8 marzo, infatti, non si limitano a celebrarne il ricordo ma rinnovano l’impegno per la tutela e per la promozione dei diritti delle donne.
Uno dei Comuni del Medio Olona già da qualche anno impegnato su questo fronte è quello di Cairate, grazie all’assessore Anna Pugliese in sinergia con le associazioni Eva Onlus di Busto Arsizio, Libera, e anche con il patrocinio della Provincia di Varese e della Regione Lombardia.
Infatti, il prossimo 23 marzo a Cairate inizierà la seconda edizione de La forza è donna, una multiforme manifestazione della durata di otto giorni, che si snoderà lungo un percorso di eventi che prenderanno il via con la mostra d’arte di Roberto Todaro. A seguire, il giorno successivo si terrà la presentazione del saggio storico Munigund, la storia (o il sogno) di una donna straordinaria di Enzo Ciaraffa, con il quale l’autore cerca di riportare a più realistiche dimensioni storiche la leggenda di un personaggio femminile che ormai s’identifica con Cairate stessa, la principessa/badessa Maniconda, o Munigund come l’autore ritiene si chiamasse in realtà.
Prendendo a spunto proprio una poesia contenuta in questo saggio, l’assessore Pugliese, in collaborazione con la locale panetteria artigianale Juretig, ha pensato alla creazione di un pandolce a forma di treccia, quelle che verosimilmente portava Munigund. Il punto forte di questo pandolce che speriamo diventi tipico del posto sono le noci – alberi dei quali un tempo era ricca la Valle Olona – e che, perciò, avrà il nome evocativo de I sospiri di Cairate. Insomma, come Gallarate, come Saronno, come Ozieri e come tante altre città d’Italia, anche Cairate avrà un dolce caratteristico.
Ma gli otto giorni cairatesi dedicati alla donna avranno anche eventi dall’aspetto più pratico, come quello organizzato dalla Palestra KokoroDai di Peveranza, frazione di Cairate, sul tema Come gestire un’aggressione. Da non perdere inoltre, lo spettacolo teatrale “Di sabbia e di vento” di Laura Negretti, mentre la conferenza “Dis-Crimine” con la partecipazione di un magistrato donna, di un alto ufficiale dei Carabinieri e di due psicologhe approfondirà il tema della violenza di genere.
Dal programma della manifestazione non sono esclusi i bambini, spesso le prime vittime della violenza di genere, come non è esclusa la sensibilizzazione sui problemi della natura (femminile, singolare…) con una camminata di sei chilometri, partenza e arrivo al monastero, la cui quota d’iscrizione andrà ad Eva onlus.
Per supportare in maniera ancora più incisiva l’associazione che svolge un importantissimo servizio anti violenza sulle donne sul territorio, la sera del 29 marzo, presso Villa Recalcati di Varese, l’assessorato ha organizzato un Gran Gala con l’obiettivo di raccogliere ulteriori donazioni a favore di Eva onlus e al quale parteciperanno autorità, figure istituzionali, associazioni e semplici cittadini.
E chissà che quella sera non si possa assaggiare anche una fetta – in dolce e in versi – de I sospiri di Cairate: «Batte il forte cor di Manigonda/In ogni petto d’amore affranto/E come del mare la risacca e l’onda/S’ode di notte un sospiro e canto…».