Medicina e musica per una buona causa
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La musica e il canto sono antidoti efficaci contro la paura, come hanno empiricamente realizzato molti dei nostri connazionali i quali, nei giorni di maggiore aggressività del coronavirus, hanno esposto il Tricolore al balcone e si sono prodotti in musiche e canti dai balconi, a sostegno del personale sanitario che si batteva in prima linea. Perciò, chi ha avuto da ridire su questa loro reazione emotiva forse non ne ha capito appieno i nobili intenti e ancor meno ha capito benefici terapeutici della musica che, proprio in questo momento, può aiutarci ad allentare le frustrazioni, l’ansia che ci pervade dovendo vivere barricati in casa per bloccare il contagio dal virus
– Francesco Gaeta* –
La paura, come definizione generale, altro non è che la reazione emotiva a un pericolo esterno, reale o supposto poco importa, che ci pone in uno stato di apprensione, di allerta, di diffidenza e d’inquietudine. Va da sé che la paura si manifesta ogni volta che percepiamo un attacco od una minaccia alla nostra integrità fisica dall’esterno, come nel caso della infezione da Covid-19. Ebbene, la musica e il canto, sono antidoti efficaci contro la paura come hanno empiricamente realizzato molti dei nostri connazionali i quali, nei giorni di maggiore aggressività del coronavirus, hanno esposto il Tricolore al balcone e si sono prodotti in musiche e canti dai balconi a sostegno del personale sanitario che si batteva in prima linea lasciando, ad oggi, 144 caduti sul campo in aggiunta ai già tanti pazienti deceduti. Perciò, chi ha avuto da ridire su questa reazione emotiva dei nostri connazionali forse non ha capito appieno i loro intenti e ancor meno ha capito benefici terapeutici della musica che, proprio in questo momento, può aiutarci ad allentare le frustrazioni e l’ansia che ci assale ogni giorno che passa dovendo vivere barricati in casa per tentare di bloccare il contagio dal virus. Un’emergenza che, purtroppo, ha rimodellato ogni ambito della nostra quotidianità e, quindi, del nostro lavoro sicché la musica dai balconi sta assolvendo, oggi più che mai, una funzione terapeutica o, se vi pare, di colonna sonora dei nostri sentimenti.
Da qui l’idea, sviluppata assieme ai maestri Anita Camarella e Davide Facchini, di una rilassante diretta Facebook anche se col titolo scuotente e perfino provocatorio: “Aperitivo in Swing, tra musica e medicina ai tempi del Covid-19”.
Si tratta in realtà del riadattamento per la diretta Facebook (uno dei diversi modi di comunicare in tempi di quarantena) di uno spettacolo che aveva già riscosso successi in teatro, il tutto con un intento nobile, quello di raccogliere fondi per il Comitato di Milano della Croce Rossa Italiana, un’organizzazione che va aiutata perché è in questo momento attivamente impegnata sul campo con tutti i suoi volontari, dei quali noi amiamo definirci fiancheggiatori esterni.
Anche in questa circostanza non ho potuto dimenticare di essere innanzitutto un medico che, peraltro, ha pagato di persona il suo tributo al Covid-19 con una quarantena forzata dalla quale sono uscito pochi giorni fa in quanto risultato positivo asintomatico. Non potendo per ragioni tecniche cantare, come a teatro, all’unisono con la voce ammaliatrice di Anita Camarella e accompagnati dalla chitarra di Davide Facchini, mi limiterò questa volta al ruolo di presentatore da casa mia lasciando la musica ai due valenti musicisti cha saranno collegati anch’essi dalla loro abitazione. Il tutto non prima di aver ricercato, però, per gli amici che ci ascolteranno, i rapporti intercorrenti tra musica e medicina, con quei parallelismi tra improvvisazione jazz e rapporto medico-paziente, così come già fatto meglio di me da Paul Haidet, un medico di medicina generale americano, nel suo libro “Jazz and the Art of Medicine: Improvisation in the Medical Encounter”. Questo e altro in compagnia dello swing del duo internazionale Camarella – Facchini.
Una diretta Facebook che, oltre a reperire fondi per la Croce Rossa in questo particolare momento emergenziale grazie anche ai visitatori de “Il Rullo”, promette di essere, e perché no, un momento per un aperitivo rilassante, elegante e foriero di quel pizzico di nostalgia e senso di libertà che soltanto lo swing riesce a farci provare.
