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Israele è vittima due volte: della ferocia dei terroristi e della manipolazione

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stato di Israele
Prima di lanciare anatemi contro Israele, bisognerebbe provare a vivere quotidianamente sotto la minaccia dei missili che l’Iran fornisce ad Hamas e a Hezbollah, per inseguire il folle sogno di far sparire dalla carta geografica uno Stato democratico abitato da circa dieci milioni di persone

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Nel 2007 circolava (e circola ancora) sul web il video del funerale di un palestinese “ucciso” dai soldati israeliani nel corso di una delle tante intifade. In apparenza era il classico funerale islamico: il morto avvolto in un sudario e depositato su di una tavola-catafalco, sorretta da alcuni suoi compagni. Sennonché, a un certo punto cominciarono ad arrivare alcuni colpi di fucile israeliani nelle loro vicinanze. Ebbene, nel giro di pochi secondi gli addolorati compagni scapparono e, nel parapiglia, il catafalco cadde a terra, sicché il “cadavere” risorse, ma risorse così bene che si levò il sudario e se la diede a gambe pure lui (https://youtu.be/pgQLGYb9Xfo?si=Rz3eoEMRkPuABMyi).

Pertanto, abbiamo più di qualche perplessità a prendere per veritieri i dati sulle vittime civili forniti dal Ministero della Salute della striscia di Gaza governata dai terroristi di Hamas e anche quelli forniti dal governo libanese, di fatto sotto lo schiaffo di Hezbollah: dove sono i corpi degli oltre 40.000 civili che l’esercito israeliano avrebbe sistematicamente ucciso dal 7 ottobre a oggi? Se fossero stati davvero così tanti, i terroristi di certo li avrebbero esibiti per farsene da scudo (morale) anche da morti.

Per onestà intellettuale, non possiamo negare che l’esercito israeliano ci sta andando con la mano pesante nel ripulisti dei macellai di Hamas e di Hezbollah, e che le popolazioni civili sono spesso le vittime collaterali dei suoi attacchi, perché i terroristi si fanno scudo di loro. A questo punto bisognerebbe porsi una domanda semplice, semplice: ma quali altre possibilità ha lo stato di Israele per difendersi da coloro che, sobillati e armati dall’Iran integralista/imperialista, vorrebbero cancellarla dalla carta geografica e sterminare i suoi figli?

Attenzione, perciò, alla scientifica manipolazione della realtà, come i suddetti falsi funerali, anche perché in questa lotta senza quartiere i terroristi non sono gli israeliani che, poveretti, fin dal 1948 sono costretti ad attaccare, e attaccare, e attaccare ancora per poter sopravvivere. Alle anime pie che stanno per scendere in piazza allo scopo di “celebrare” la mattanza perpetrata da Hamas lo scorso 7 ottobre a Kiryat Shmona, a Kfara Aza e a Sderot, vorremmo dire: prima di lanciare i vostri anatemi contro lo stato di Israele, immaginate per un attimo di vivere quotidianamente sotto la minaccia dei missili che l’Iran fornisce ad Hamas e ad Hezbollah, per inseguire il folle sogno di sottomettere l’Occidente e di far sparire dalla carta geografica uno Stato democratico (l’unico nell’area…) abitato da circa dieci milioni di persone. Poi, magari, andando a dare una ripassatina alla storia, si potrebbe scoprire che la terra dei palestinesi se la fotterono i “fratelli” egiziani, siriani e giordani, non lo stato di Israele.

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