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L’intelligenza artificiale e il suicidio della Chiesa

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L’umanità si sta consegnando al nuovo Lucifero dell’Intelligenza Artificiale che – è soltanto questione di tempo – ci convincerà che non abbiamo più bisogno di rivelazioni metafisiche ma soltanto di algoritmi integrati, inducendoci a vivere, senza patemi d’animo, in un universo esistenziale da controllo globale orwelliano

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Secondo la religione cristiana, ebraica, e pare anche secondo quella dei musulmani, quando Lucifero alla testa degli angeli ribelli mise in discussione la supremazia di Dio in Paradiso, intervenne l’arcangelo Michele che, stando alla testa delle milizie celesti fedeli, lo precipitò dal cielo al centro della terra, all’inferno in pratica, con un interrogativo che conteneva già la risposta: “Quis ut Deus/Chi è come Dio?”. Oggi, probabilmente, verrebbe da rispondere (polemicamente s’intende) che come Dio c’è soltanto l’Intelligenza Artificiale, ben consapevoli del fatto che ciò potrebbe apparire blasfemo ai credenti, ma il copyright di un’iniziativa a supporto di tale affermazione non è nostro. È della Chiesa, o almeno di quella periferica.

Infatti, in Svizzera, a Lucerna per la precisione, nel confessionale della chiesa cattolica romana di San Pietro, nell’ambito di un progetto chiamato “Deus in Machina”, a novembre scorso è stato installato una sorta di Cyber-Gesù al quale i fedeli potevano far domande ed esternare le loro ambasce, fidando nelle risposte di cotanta divinità digitalizzata.

È pur vero che all’oratorio insegnano che, come il padre, il figlio di Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo, ma pensare di trovarlo anche in un algoritmo integrato pone la Chiesa cattolica in una patente contraddizione. Ciò perché l’Intelligenza Artificiale ha quale obiettivo dichiarato quello di creare macchine in grado di pensare e agire come gli esseri umani, mentre il Dio-figlio una volta asceso al cielo sarebbe diventato extraumano, cioè onnisciente come il suo divino padre e, pertanto, non avrebbe bisogno d’intermediari in veste di algoritmi integrati. Questo a meno che la Chiesa non voglia indire un Concilio Ecumenico e stabilire un’inversione spirituale e metodologica come quella scaturita dal Concilio di Trento e dal Vaticano II, un’inversione dalle cui spire malefiche – sia chiaro – non si uscirebbe neppure con una nuova Controriforma.

Ma forse è già troppo tardi per tentare di divincolarsi perché, se è vero, come sosteneva il cardinale arcivescovo di New York, Francis Joseph Spellman, che «…è soltanto seguendo Cristo che gli uomini divengono liberi», allora l’umanità è già inesorabilmente schiava delle sue follie. Essa, infatti, si sta consegnando al nuovo Lucifero dell’Intelligenza Artificiale che – è soltanto una questione di tempo – ci convincerà che, come si pensava della storia, Dio è superato e che non abbiamo più bisogno di rivelazioni metafisiche, portandoci a vivere in un universo esistenziale da controllo globale orwelliano, dove ognuno di noi sarà soltanto un codice a barre nella migliore delle ipotesi. Che poi, questo stia avvenendo proprio nella succursale svizzera della casa di Dio in terra, non depone a favore dell’assennatezza di un organismo il cui reggitore terreno sarebbe ispirato addirittura dallo Spirito Santo.

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