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La vigilia di Natale e la carpa fritta dei cechi

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Quella sera la tavola viene apparecchiata con il servizio buono e sotto gli eleganti piatti si mettono le squame della carpa che è stata tenuta viva alcuni giorni nella vasca da bagno. C’è chi mette quelle squame direttamente nel portafogli assieme alle banconote per un auspicio di ricchezza. Insomma la cena della vigilia dei cechi è un po’ diversa da quella degli italiani
– Romana Jezkova –

Proveniente dalla Repubblica Ceca mi sono stabilita ormai da alcuni anni in Lombardia assieme al mio “lui” che è originario del Meridione di questo bel Paese dove, peraltro, mi trovo mentre scrivo. Fatta la tara sulla vena nostalgica che ogni tanto mi prende, devo dire che vivere a Praga oppure nel Milanese per me non ha comportato grandi cambiamenti dal punto di vista delle abitudini. Eccetto che nel periodo delle festività natalizie, quando mi trovo proiettata in una dimensione più fantasmagorica rispetto al Natale che si celebra nel mio Paese di origine, a partire già dagli inizi.

Intanto, a differenza dell’Italia dov’è tradizione che l’albero o il presepe si preparino per la festa dell’Immacolata, l’otto dicembre, in Repubblica Ceca l’inizio delle festività incomincia la sera del cinque dicembre, quando i bambini puliscono perbene le scarpe e, poi, le mettono sul davanzale della finestra affinché, accompagnato da due angeli, San Nicola vi lasci dolci ai bambini buoni; a quelli cattivi il diavoletto nelle scarpe deposita il carbone.

Natale

Praga, mercatini di Natale (foto Avion Tourism)

Verso il 20 di dicembre i cechi, che purtroppo non hanno il mare, vanno in pescheria e nei vivai a comprare una carpa viva che poi portano a casa e la tengono nella vasca da bagno ripiena d’acqua fino al giorno prima della vigilia di Natale, quando la si insaporisce per essere cucinata per il cenone della vigilia, assieme all’insalata di patate che farà da contorno. La tavola quella sera sarà ricoperta con una bella tovaglia natalizia e sopra vi si depositeranno vassoi di dolci tipici, leccornie varie, frutta e vischio, anche se bisognerà avere la temperanza di non toccare niente fino a sera, se si vorrà vedere il maialino d’oro portafortuna. Il vischio, viene legato sopra lo stipite di una porta o al lampadario sotto il quale la sera della vigilia bisognerà baciare la donna che si ama per garantirsene la fedeltà.

Giunta finalmente la sera della vigilia, la tavola viene apparecchiata con il “servizio buono” e sotto gli eleganti piatti si mettono le squame della carpa, un auspicio di ricchezza per i commensali; c’è chi mette le squame direttamente nel portafogli assieme alle banconote. La cena della vigilia di noi cechi è un po’ diversa da quella degli italiani ma, certamente, non più leggera. Infatti, oltre alla carpa impanata e fritta accompagnata con le patate, i piatti della serata sono tutti a base di zuppe di crauti, di piselli, di pesce, di funghi e… chi più ne ha ne metta, generi che non sono certamente più leggeri del capitone o del baccalà fritto che si usa mangiare in Italia.

Mentre, però, in Italia dopo la cena della vigilia di Natale si è soliti giocare a tombola, nella Repubblica Ceca, le mamme e i papà riassettano insieme, ma è alla mamma che tocca il compito di aprire la finestra per permettere a Jezisek (Babbo Natale) di entrare in casa.

Poi si aspetta la mezzanotte cercando di capire che cosa riservi il futuro mediante dei particolari aruspici, come sciogliere il piombo fuso nell’acqua per capire la sorte attraverso la forma che assume solidificandosi. Si taglia anche una mela per vedere se ne esce la stella che rappresenti la salute e la buona sorte, ed i cui semi si mettono anch’essi nell’acqua: quanti ne risalgono a galla, tanti saranno i mesi senza pioggia. Oppure si lasciano galleggiare gusci di noci con delle candeline accese dentro, una per ogni componente della famiglia… se galleggiando si raggruppano significa che la famiglia resterà unita, quello che invece si allontana indica che un familiare si allontanerà, anch’esso, magari per viaggio.

A un certo punto, esattamente come avviene in Italia, le famiglie si recano alla messa di mezzanotte per dare alle loro speranze, ai loro sogni per il futuro anche una dimensione spirituale… perché non di solo capitone e carpa fritti vive l’uomo.

Immagine di copertina: La cena della vigilia (Foto Smartweek)

 

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