La forza oltre la forza
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Il Taekwondo – Song Moo Kwan, oltre ad essere un’arte marziale, è anche una filosofia esistenziale. Figliato da una disciplina coreana antichissima è nato intorno agli anni Sessanta del secolo scorso, dalla fusione di nove scuole delle quali la più prestigiosa era la Spong Moo Kwan, che si proponeva di mantenere in vita quei valori etici che hanno portato la disciplina ad essere definita arte marziale dei Saggi
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Anche quest’anno e per la quinta volta, il prossimo 26 ottobre, presso l’Hotel “Le Robinie” di Solbiate Olona si terrà il Congresso Europeo del Taekwondo Song Moo Kwan, organizzato dal presidente dell’Unione Taekwondo e Arti Marziali – UNITAM, docente di attività motorie e cintura nera 8° Dan con qualifica di maestro, Vitale Monti.
Quest’anno il congresso porterà in Lombardia, in qualità di docenti e/o istruttori, atleti e personaggi di fama internazionale come il gran maestro Guy Jones-presidente europeo, il gran maestro Luigi Signore responsabile degli arbitri europei, il gran maestro Tonino Deplano, il gran maestro Hernando Reyes Mazabel e il maestro Giovanni Sotgia tecnico nazionale dell’UNITAM, i quali, il 26 e il 27 ottobre, terranno un corso di aggiornamento tecnico nazionale per tecnici e cinture nere a Solbiate Olona e a Busto Arsizio.
Il Taekwondo – Song Moo Kwan è soprattutto una filosofia esistenziale figliata da una disciplina coreana antichissima intorno agli anni Sessanta del Novecento, grazie alla fusione di nove scuole, delle quali la più prestigiosa era appunto la Spong Moo Kwan. L’obiettivo della fusione fu quello di uniformare e sviluppare la disciplina del Taekwondo per farla accedere alle Olimpiadi, cosa che poi avvenne nel 2000. Purtroppo con le Olimpiadi arrivò la pubblicità, la televisione, gli sponsor, i soldi e quelle lotte intestine di potere che ne stavano snaturando l’essenza e la filosofia di vita stessa, riducendo il Taekwondo ad un insieme di tecniche di calci e pugni dati su di una corazza elettronica, paragonabile più ad un ballerino dimenar di membra che non ad una moderna – eppure antichissima – arte marziale.
Fu a quel punto che alcune Kwan/Scuole, tra cui il Song Moo Kwan, decisero di riorganizzarsi allo scopo di mantenere in vita quei valori originari che avevano portato la disciplina ad essere definita “Arte marziale dei Saggi”, incentrata su di un codice etico che insegue valori come lealtà, rispetto dei più deboli e degli anziani, cortesia, integrità, perseveranza, spirito indomito. Alla sostanza di tali norme credo non siano estranei i sette precetti del codice etico dei samurai giapponesi, conosciuto in occidente come Bushido:
義, Gi: Onestà e Giustizia;
勇, Yu: Eroico coraggio;
仁, Jin: Compassione;
礼, Rei: Gentile cortesia;
誠, Makoto: Completa sincerità;
名誉, Meiyo: Onore;
忠義, Chugi: Dovere e lealtà.
Ed oggi, nella vita come nello sport dove vanno affievolendosi sempre di più valori e doveri, è diventato utile, consigliabile, forse perfino indispensabile dedicarsi ad una disciplina sportiva come il Taekwondo – Song Moo Kwan che sia capace di coniugare una solida formazione del carattere con quella fisica, con una diversa visione etica della vita e dei rapporti umani. E questo lo sa molto bene l’eclettico organizzatore del 5° congresso europeo del Taekwondo Song Moo Kwan, Vitale Monti, che oltre ad essere un maestro in questa nobile e antica disciplina sportiva, lo è anche nella vita professionale in quanto docente di attività motorie nella scuola.