Il presidente del Parlamento Europeo contesta il Parlamento Europeo
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Pare che il presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli, non sappia che la II Guerra Mondiale scoppiò anche per la diretta responsabilità dell’Unione Sovietica che il 1° settembre del 1939 invase da Est la Polonia mentre Hitler la faceva a pezzi avanzando da Ovest. E pare anche non sappia che la Russia comunista osteggiò la nascita di quella che allora si chiamava soltanto Comunità Europea
– Silvio Cortina Bascetto –
L’ex giornalista Davide Sassoli, a proposito della risoluzione votata dal Parlamento Europeo (del quale è presidente …) che ha equiparato il comunismo al nazismo, durante l’intervista concessa all’Anpi – Patria Indipendente, ha rilasciato una dichiarazione dopo la quale dovrebbe avere la coerenza almeno di dimettersi: «Senza l’impegno e sacrificio delle formazioni partigiane comuniste e dell’Unione Sovietica nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo non avremmo avuto la possibilità di dar vita alla più straordinaria avventura di pace e democrazia che si chiama Unione Europea».
Balla colossale!
In primo luogo vorrei ricordare al presidente del parlamento UE che il comunismo applicato nacque prima del nazifascismo e che, ancora oggi, sarebbe impossibile elencare le nefandezze commesse dai “compagni” in Russia mediante una feroce guerra civile e una sistematica pulizia di classe, in quei campi di concentramento che si chiamavano gulag invece che lager. E che cosa dire dei vecchi professori “borghesi” da essi mandati a spalare la neve con temperature di -20°, con la razione alimentare ridotta a un quinto di quella degli operai?
Il presidente del Parlamento Europeo, evidentemente, ignora che cosa fu l’Holodomor che in ucraino significa “Infliggere la morte”, riferendosi a quella carestia pilotata voluta da Stalin per poter vendere il grano ucraino all’estero e importare, così, valuta preziosa, invece di destinarlo al consumo interno, nel periodo 1932/1933. Tale criminale progetto fece, tra l’Ucraina, il Kazakistan e il Caucaso del Nord, più di dieci milioni di morti per fame. E non siamo noi a sostenerlo ma una risoluzione dell’ONU del 2003 e, il 23 ottobre del 2008, di quel Parlamento Europeo del quale Sassoli è (sic!) presidente, e il papa nell’Angelus del 26 novembre 2017.
«Senza l’impegno e sacrificio dell’Unione Sovietica»? Ma dove vive questo Sassoli, la II Guerra Mondiale scoppiò proprio per la diretta responsabilità dell’Unione Sovietica la quale, il 1° settembre del 1939, invase da Est la Polonia mentre Hitler la faceva a pezzi avanzando da Ovest. Come se non fosse abbastanza aver cooperato allo scatenamento di una guerra globale, Stalin ordinò al NKVD di fare la pulizia etnica degli Ufficiali e dei dirigenti Polacchi a Katyn. La Russia comunista tanto cara a Sassoli scelse il campo Alleato soltanto quando Hitler cambiò idea e tentò di invaderla nel 1941.
Per quanto, invece, l’impegno delle «… formazioni partigiane comuniste», ricordiamo che esse non furono soltanto comuniste e, in termini operativi, influirono poco o niente sugli eventi militari di portata mondiale che si svolsero nel nostro Paese nel biennio 1943 – 1945 col sacrificio della vita di 320.000 combattenti Alleati, a fronte dei quali i 40.000 caduti tra civili e militari italiani della Resistenza furono una goccia nel mare, anche se la liturgia della sinistra italiana continua a vendercela in altro modo.
E, infine, a proposito del contributo che la Russia comunista avrebbe dato al realizzo della «… più straordinaria avventura di pace e democrazia che si chiama Unione Europea», ricordiamo a Sassoli che la Russia comunista avversò grandemente la nascita di quella che all’epoca si chiamava Comunità Economica Europea, perché la riteneva l’interfaccia economica della NATO.
Signor Sassoli, lei è pure un giornalista …, faccia un piacere a se stesso, si eviterà brutte figure in futuro: prima di sparare castronerie vada a consultare almeno Wikipedia.
È gratis.