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Il nuovo Governo intorno a un tavolo dove nessuno si fida dell’altro

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Governo
I convenuti intorno al tavolo di Fico si fidano talmente poco gli uni degli altri che, mentre uno di essi, Tabacci, assicura che non ci sarà alcun documento alla fine della riunione, per non lasciarvi sopra le impronte digitali, i rappresentanti di Italia Viva chiedono che il confronto tematico sul programma si chiuda con un documento di sintesi e addirittura con il varo di una commissione bicamerale per le riforme connesse alle vagonate di miliardi del Recovery Fund
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Dopo aver ricevuto, in barba all’articolo 92 della Costituzione, il cosiddetto mandato esplorativo dal presidente della repubblica per cercare di ricomporre la pletora di forze politiche, alcune nate ad hoc con lo scopo di dar vita ad un probabile Governo Conte III, il grillino e presidente della Camera Roberto Fico ha riunito intorno ad un tavolo i capigruppo del M5S, del PD, di Italia Viva, di Liberi e Uguali e dei neonati Europeisti – Maie per l’Europa  che hanno più sigle che iscritti. Ciò per discutere di cosa ancora non si è capito, stante che il governo che nascerebbe sarebbe uguale a quello che ufficialmente ancora non è defunto.

Da lanci di agenzie si apprende che gli argomenti più discussi sono stati – e come poteva essere diversamente, trattandosi di soldi da gestire! – il Mes che vorrebbe Renzi ma non i grillini, il Recovery Fund che tutti allegramente vogliono e la riforma della giustizia che Renzi e il PD intendono in modo diverso da Buonafede. Eppure, con tutta questa carne a cuocere, il presidente della Camera ha preso l’impegno con Sergio Mattarella di dargli una risposta entro oggi sulla possibilità, o meno, di agevolare il parto del Conte III… ma il presidente della Camera, così come quello del Senato, non è una figura di garanzia cioè super partes?

Intanto cogliamo che i convenuti intorno al tavolo fichiano si fidano talmente poco gli uni degli altri che, mentre uno di essi, Tabacci, assicura che “Non ci sarà alcun documento alla fine della riunione” (per non lasciarvi le impronte digitali …), i rappresentanti di Italia Viva chiedono che il confronto tematico sul programma si chiuda con un documento di sintesi e la nascita di una commissione bicamerale per le riforme connesse alle vagonate di miliardi del Recoveru Fund. Il perché della richiesta è fin troppo chiaro: senza il determinante voto di Italia Viva, il governo non avrebbe i voti per far passare i provvedimenti economici nella richiesta bicamerale. Insomma, Renzi vuol tenere Conte per i testicoli fino al termine della legislatura. Ammesso che ci arrivino. Pertanto, questa, nonostante le rassicurazioni di maniera provenienti dall’area della maggioranza, è la reale situazione dello stato del travaglio che dovrebbe portare alla nascita del nuovo governo che, a questo punto, potremmo chiamare “del presidente”, un pot-pourri andato a male già prima di essere cucinato.

Peraltro, non riusciamo proprio a capire che governo potrà nascere da quello in gestazione. A tal proposito, il vignettista Donato Tesauro, autore della copertina, sembra avere le idee più chiare di noi.

(Copertina di Donato Tesauro)

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