Campi di concentramento per i no vax e gogna per i no green pass?
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Il risultato più immediato dell’infelice uscita di Draghi sui renitenti al vaccino è stata la fioritura di pericolosi proponimenti, uno per tutti quello dell’infermiera toscana che ha minacciato di brutalizzare i pazienti no vax eventualmente ricoverati in terapia intensiva, e non pare che questo abbia scandalizzato i media mainstream più di tanto. Meno che mai ha scandalizzato l’ipotesi di un giornalista come Marcello Sorgi, già direttore de La Stampa e del Tg1, il quale ha seraficamente ipotizzato che, nel caso di caduta del governo Draghi, Mattarella metterebbe su un governo militare
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Una premessa iniziale: sono uno degli individui più vaccinati d’Italia! Ciò perché, oltre ad essere un ex militare di carriera che in 42 anni non ricorda neppure quante vaccinazioni e profilassi abbia fatto, ho anche completato il ciclo dei vaccini anti Covid. Ergo, non posso essere un no vax. Stoppate in anticipo le eventuali polemiche di coloro che vivono di polemiche gratuite, vengo al dunque.
Durante i processi che, nel periodo 1945-1948, si tennero a Norimberga contro i gerarchi nazisti che si erano macchiati di crimini di guerra e contro l’umanità, fu chiesto ad un testimone ebreo tedesco perché, quando iniziarono le minacce dei nazisti contro di loro, non scapparono dalla Germania. La risposta che diede il poveretto dovrebbe mettere in guardia le persone che in questo Paese sono ancora munite di senno: «Non pensavamo che i tedeschi avrebbero veramente fatto le cose che dicevano di voler fare».
Ebbene, fino a qualche anno fa, nessuno di noi avrebbe pensato che nella terra della rigida “Costituzione più bella del mondo” e della repubblica nata dalla Resistenza, in nome di una pandemia allora sconosciuta, un governo, con un semplice Dpcm avrebbe abolito alcuni fondamentali diritti garantiti dalla Costituzione, e ciò con l’acquiescenza dei partiti, del presidente della repubblica, dei media, dei sindacati e della Corte Costituzionale. «Via, saranno provvedimenti provvisori, mica s’inventeranno altre proibizioni: siamo in una democrazia!». Questo realizzammo, o ci dissero i soliti benpensanti quando, a partire dalla primavera del 2020, il governo di Conte–Speranza–Casalino iniziò a parlare della fruizione dei nostri diritti elementari come di “concessioni” che, alla prima occasione, potevano anche essere annullate, in barba all’articolo 2 della Costituzione il quale informa che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità …”.
E invece noi italiani stiamo da due anni, dopo due governi, ancora a soggiacere a proibizioni e divieti, alcuni anche piuttosto grotteschi come quello di sostituire la stretta di mano con lo sfregamento dei gomiti perché – ci hanno assicurato – è più igienico così, salvo suggerirci di starnutire, i geniacci della medicina, nell’incavo di quello stesso gomito riempendolo di goccioline infette. Pure i fascisti dissero che il saluto romano era più igienico della stretta di mano e sappiamo come andò a finire.
E non vogliamo neppure entrare sulla legittimità o meno dei Dpcm che stanno angustiando la nostra esistenza quotidiana da qualche anno ma, semmai sull’escalation della voglia di nazismo pandemico (anticamera di quello politico) che sta aleggiando in Italia contro i no vax ed i no green pass. Infatti, benché l’articolo 32, comma 2, della Costituzione stabilisca che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, sta montando – da parte dei media e spesso delle stesse istituzioni – una campagna squadristica contro coloro che non vogliono vaccinarsi o che, se vaccinati, rifiutano la suddivisione dell’umanità in buoni e cattivi, tra chi può circolare con il green pass e chi, invece, dovrebbe starsene chiuso in casa come un sorcio secondo il cotonato virologo Roberto Burioni.
Non è stato meno sconclusionato e fuori posto il solitamente sobrio Draghi con il suo «Chi non si vaccina muore o fa morire» di qualche giorno fa durante una conferenza stampa. Eppure il non volersi vaccinare è una scelta legittima, prevista dalla Costituzione, perciò il capo del governo non può venirsene ad appioppare la qualifica di assassino a coloro che fanno scelte previste da quella carta costituzionale che lui dovrebbe difendere perfino con la vita. Il risultato più immediato dell’uscita di Draghi è stata la fioritura di pericolosi proponimenti, uno per tutti quello dell’infermiera toscana che, come ha informato LaVerità dello scorso 28 luglio, ha minacciato di brutalizzare i pazienti no vax eventualmente ricoverati nella sua terapia intensiva, e non mi pare che questo abbia scandalizzato i media mainstream o che l’infermiera in questione sia stata licenziata. Meno che mai ha scandalizzato l’ipotesi di un giornalista come Marcello Sorgi, già direttore de La Stampa e del Tg1, il quale ha seraficamente ipotizzato che, nel caso di caduta del governo Draghi, Mattarella potrebbe mettere su un governo militare! In proposito ci aspettiamo una qualche presa di posizione del Quirinale.
Altri, invece, hanno proposto semplicemente di togliere il diritto di voto a coloro che scelgono di non vaccinarsi. Altri ancora, come il segretario del Pd Letta, vorrebbero che a candidarsi per le prossime elezioni amministrative fossero soltanto persone vaccinate. Sicché, secondo l’immaginifico segretario piddino, adesso i candidati non verranno scelti neppure più dalle segreterie dei partiti ma direttamente dal numero delle vaccinazioni.
E tutto questo – essi assicurano – in nome della scienza, anche se nei fatti quando la scienza parla non la stanno a sentire. A maggior ragione se i dati sui vaccini non sono così univoci come vorrebbero farci credere i pasdaran della punturina sul braccio, dal momento che lo stesso Anthony Fauci, l’immunologo americano che è ritenuto il massimo esperto delle immunodeficienze, ha sentenziato che «La variante Delta del coronavirus può contagiare anche le persone che sono state vaccinate e che queste possono a loro volta trasmettere il virus ad altri – I dati sulla mutazione che abbiamo a disposizione oggi mostrano che il livello di infezione nelle mucose in una persona vaccinata è lo stesso di quello in una persona non vaccinata».
Ma Fauci andava bene al mainstream soltanto quando criticava le scelte (rivelatesi poi non del tutto sbagliate) del presidente Donald Trump sulle cure per il Covid-19.
Da parte nostra invitiamo il governo a non creare altre fratture in un una società già devastata da mille problemi e di escogitare altre soluzioni, che non siano l’imposizione pura e semplice, per mandare gli italiani a vaccinarsi, tantomeno a creare cittadini di serie b col green pass.
Ai nostri connazionali, invece, suggeriamo di tenere alta la guardia e di non fare come l’ebreo tedesco di Norimberga, il quale pensava fosse impossibile che mente umana potesse inventare e/o accettare abiezioni come quelle perpetrate dai nazisti, perché le abiezioni sono come le scatole cinesi a grandezza crescente: per nascondere quelle più piccole occorre inventarne di sempre più grandi.
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