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Come Giovanna d’Arco è bocciata, signora Boccia

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signora Boccia
La signora pompeiana è riuscita a far casino anche in casa Mediaset, dove avevano così tanta fretta di lanciare tra le gambe di Giorgia Meloni l’ennesima trave che soltanto pochi minuti prima di andare in onda si sono accorti che l’ospite voleva fare la regista, la conduttrice e il censore della trasmissione di Bianca Berlinguer

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Bisogna dire che i comunisti di un tempo erano molto più seri e coerenti dei loro nipotini d’oggidì e, anche quando le sparavano grosse, lo facevano in modo scientifico e, in un certo senso, seriamente. Essi, ad esempio, sapevano benissimo che nella Russia sovietica si viveva male però, quando dovevano scrivere un articolo sul “paradiso dei lavoratori” o decantare le sante stimmate del piccolo padre Stalin, si affidavano a fior d’intellettuali colti e preparati come, per citarne soltanto due, Umberto Terracini e Maurizio Ferrara, il papà di Giuliano Ferrara. Oggi, invece, per portare avanti le idee, confuse, e i progetti, che non ha, la sinistra tardo marxista preferisce affidarsi, tra gli altri nani e ballerine, a gente come Maria Rosaria Boccia, della quale abbiamo smesso di occuparci già da giorni sulla pagina di Facebook e crediamo che, dopo questo articolo, non ne parleremo più neanche sul blog. Ma arriviamo al dunque.

Il fu Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è stato iscritto, per un atto dovuto, nel registro degli indagati per le accuse di peculato e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito del fattaccio di letto e di cattiveria che ha coinvolto la signora Maria Rosaria Boccia, anche se lei assicura che quella loro è stata una relazione platonica. Nei giorni scorsi abbiamo scritto che Sangiuliano si è comportato da allupato coglione e la succitata signora, piuttosto belloccia in verità, da grande pompeiana … è di Pompei. Infatti, dopo averlo soggiogato (e immaginiamo come…), lo ha lasciato in un mare di guai dai quali, probabilmente, non si tirerà mai più fuori perché lo sputtanamento è stato totale. Insomma, si è trattato di una boccaccesca vicenda privata anche se l’interessata, sempre pronta ad afferrare al volo ogni occasione o personaggio che la ponesse vicino ai centri di potere, quando si è resa conto che poteva diventare la Giovanna d’Arco della Sinistra in funzione antigovernativa, l’ha buttata sul diritto costituzionale, sulla filosofia del diritto e sulla parità di genere… diavolo quanta roba per una testolina sola!

Valutate un po’ voi se abbiamo esagerato: “Se il capriccio comanda l’azione di governo, allora siamo già al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura. Il principio di conservazione della dittatura risiede appunto nel capriccio del dittatore. Sono determinata a dimostrare la verità della mia virtù, soprattutto per amore della Repubblica Italiana e della Democrazia – Difendo la mia dignità e onorabilità di donna e cittadina, e quindi difendo la mia virtù. Nella difesa della virtù del popolo risiede il principio di conservazione dello Stato repubblicano. È mio diritto tutelare la verità della mia dignità e onorabilità, macchiate dalle offese del Ministro della Cultura – Per questo, per amore della democrazia e della repubblica, devo difendere con fermezza la mia onorabilità di donna e di cittadina repubblicana. È necessario, quindi, che io dimostri la verità della mia virtù offesa – La potenza è nulla senza controllo”.

Poi, quando le è stata inopinatamente concessa la possibilità di spiegare la sua vicenda su di una rete Mediaset, nel programma “È sempre carta bianca” condotto da Bianca Berlinguer, prima ha detto di sì e poi se l’è data a gambe levate, perché immaginiamo che una cosa sia fare Anita Garibaldi de noiantri, senza contraddittorio, sui social, altro è sostenere un dibattito a più voci. Insomma, la suddetta signora è riuscita a far casino anche in casa Mediaset, dove avevano così tanta fretta di lanciare tra le gambe di Giorgia Meloni l’ennesima trave che soltanto pochi minuti prima di andare in onda si sono accorti che l’ospite voleva fare la regista, la conduttrice e il censore. Peraltro, giusto per non smentirsi, la signora ha dichiarato di essere stata trattenuta per un certo tempo contro la sua volontà nel camerino della trasmissione … insomma sarebbe stata sequestrata dalla Berlinguer che, in ogni caso, neppure è uscita tanto bene dalla fuga della sua ospite pochi minuti prima di andare in onda.

Ma prima di mettere, da parte nostra, una pietra tombale su questa vicenda anche sul blog, vorremmo fare due domande ai fratelli siamesi di Cologno Monzese che hanno fatto addirittura sparire la Meloni dalle loro Televisioni e che si dice stiano tirando i fili della trama, ai politici, ai direttori dei giornali, ai proprietari delle televisioni di sinistra che la stanno smenando con sta’ storia da una decina di giorni. Queste le domande: ma non vi sentite ridicoli a prendere sul serio le stronzate della signora pompeiana? Sperate veramente di poter condizionare la politica di un soggetto tosto come Giorgia per i vostri interessi privati o, nel caso della Sinistra, di riconquistare il popolo lavoratore mediante le compromesse mutande di una sbalestrata? Buon divertimento. Noi ci fermiamo qui.

(Copertina di Laura Zaroli)

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