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Auser, un giubbino giallo e un cuore d’oro

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Il libro “Quelli del giubbino giallo” di Sara Bordoni ci aiuta a capire, tra le altre cose, che senza la mediazione operativa di Auser molti enti avrebbero non poche difficoltà a rapportarsi con le famiglie, con gli anziani, con gli uffici comunali, con gli uffici sanitari, perfino con i tribunali, con le forze dell’ordine e con le scuole in caso di messa in protezione di donne e bambini su disposizione del giudice tutelare

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Vi sono nomi che ogni tanto ci sfiorano ma noi, troppo presi a recitare la parte che la vita ci ha imposto su questo convulso palcoscenico che è diventato il mondo, il più delle volte passiamo oltre senza indagarne il significato o la missione.  Eppure alcuni di essi sono ricorrenti nella vita sociale della nostra città, nelle nostre scuole, nelle case delle persone anziane e perfino nell’educazione di adulti affetti da problemi relazionali. Stiamo parlando dell’associazione volontaria di Autogestione dei Servizi per la Solidarietà, meglio conosciuta col suo acronimo Auser, che opera a livello nazionale, regionale e provinciale in campi che sono più interconnessi di quanto si possa pensare, come per esempio tutti i tipi di volontariato, le attività di promozione sociale, l’affermazione e la tutela dei diritti umani e della pace in ogni parte del mondo. Non a caso questa benefica associazione, fin dal suo nascere nel lontano 1989 per opera della Cgil è stata riconosciuta dallo Stato come ente nazionale con finalità assistenziali simili alle Onlus. Auser si mantiene con i contributi dei Comuni convenzionati per alcuni servizi alle persone, con quelli dei volontari e della gente comune mediante anche il 5×1000 della dichiarazione dei redditi, ma se consideriamo che un quarto della popolazione italiana è a rischio di povertà o di esclusione sociale (dato Istat 2022), si capisce che i fondi a disposizione non saranno mai abbastanza.

Auser

Prendiamo ad esempio la nostra città, Gallarate, che su di una popolazione di poco più di 53.000 abitanti ospita una casa di riposo tradizionale, tre Rsa e una comunità d’immigrati che rappresenta il 16% della popolazione residente, le quali, senza la mediazione operativa di Auser, avrebbero non poche difficoltà a rapportarsi con famiglie, con enti comunali, sanitari e perfino con i tribunali e con le forze dell’ordine in caso di messa in protezione di donne e bambini su disposizione del giudice tutelare. Per farla breve, in un periodo dove tutto è aumentato, dalla benzina per gli autoveicoli, al cibo, dal gas per il riscaldamento all’elettricità, l’associazione di Gallarate dovrebbe avere più fondi a disposizioni per continuare a trecentosessanta gradi il proprio, importante lavoro a favore della comunità.

Ecco, allora, che a dare una mano alla raccolta fondi è intervenuto il libro “Quelli del giubbino giallo”, incentrato soprattutto sul servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato dai volontari di Auser Gallarate, ovvero quelli dal giubbino giallo, come li chiamano i bambini dei quali essi si curano. Il libro è stato scritto dalla responsabile dell’Ufficio Comunicazione di Auser Lombardia, la giornalista e formatrice Sara Bordoni, che ha voluto incentrarlo su 25 personaggi, includenti anche il sindaco di Gallarate, ognuno dei quali s’inserisce a diverso titolo nella narrazione dell’autrice che immaginiamo abbia, così, inteso evidenziare il loro corale contributo alla stesura dell’opera e, soprattutto, in ambito associativo.

Auser

In merito a questo libro potremmo sprecare fiumi di parole per farvi capire qual è l’alto spirito di servizio dell’autrice, di Auser – Gallarate e dei suoi volontari ma, credeteci, nessuna sarebbe efficace come il pensiero di tale Monica che troverete a pagina 93: «…Io vivo molto l’istante e i bambini sono stati il mio unico pensiero, rischiavo di dimenticare di allacciare la mia cintura di sicurezza perché ero troppo occupata a controllare che loro ce l’avessero. La mia priorità sono gli altri, a maggior ragione se sono piccoli e fragili. Siamo lì per quello». All’altruismo, allo spirito di servizio così ben rappresentati dalla predisposizione d’animo di Monica, le nostre parole non renderebbero giustizia, ragion per cui ci limitiamo semplicemente ad esortarvi a comprare il libro di Sara Bordoni “Quelli del giubbino giallo”, il cui ricavato sarà interamente devoluto ad Auser di Gallarate. Oltre al libro, ovviamente, saranno gradite e utili tutte le tipologie di donativi che vorrete fare, perché l’associazione di Gallarate è veramente come il famoso mare manzoniano «…che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi». Il libro è acquistabile presso la sede Auser cittadina (Via del popolo 3 – Tel. 0331 771055), tramite alcune librerie informatiche e del territorio: noi lo abbiamo trovato disponibile presso la cartolibreria – edicola Cartolandia di via Palestro 1 in Gallarate.

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