LOADING

Type to search

Home Notizie Principali Top News

Attenti alla sposa!

Share
sposa
Dopo diciotto anni di convivenza, un marito, avendo scoperto che la moglie era nata maschio, voleva l’annullamento del loro contratto nuziale. Ma secondo la sentenza del tribunale, il disgraziato potrà soltanto ricorrere al classico, snervante divorzio perché in un patto a due la lealtà non è un elemento indispensabile

*****

Un marito aveva chiesto al tribunale di Livorno di annullare il contratto nuziale con il quale si era unito civilmente con una donna diciotto anni prima. Qualcuno si starà domandando dove sarebbe la novità, visto che di questi tempi divorziano un sacco di coppie. Beh, la novità è nella motivazione sulla quale fondava tale richiesta, perché pare che il ricorrente abbia scoperto che la sposa era nata uomo.

In verità, ci riesce difficile comprendere come un uomo in grado d’intendere e di volere possa essere sposato con una donna e scoprire, soltanto dopo diciott’anni di vita coniugale intima, che costei era, chirurgicamente parlando, un maschio castrato perché (forse) si era sottoposta a intervento chirurgico di vulvo-vaginoplastica. Peraltro, per quanto ne sappiamo, tale operazione riesce sì a trasformare i genitali maschili in una vagina, ma nel miglior dei casi si tratta pur sempre di un simulacro di vagina, della quale un maschio con un minimo di pratica sessuale dovrebbe riuscire a percepire la differenza dall’originale per poter poi decidere consapevolmente se accettarla oppure no.

Tuttavia, non vogliamo entrare nelle dinamiche etico-letterecce della coppia livornese, ma fare una piccola osservazione sulla sentenza con la quale il tribunale ha rigettato la richiesta di annullamento del contratto nuziale presentata dal marito ehm… poco esperto di simil-vagine. Infatti, la sua istanza è stata respinta perché, secondo i giudici livornesi, la mancata conoscenza dell’originario sesso della sposa “…non corrisponde a errore sull’identità e sulle qualità della persona”. Come dire che, con una vagina originale o meno, la persona che lui ha sposato è sempre la stessa, e sempre le stesse sono le sue qualità che immaginiamo comprendano anche quelle della resa sessuale a letto.

Sicché il disgraziato marito ora potrà soltanto ricorrere al classico, snervante divorzio perché, pare di capire, secondo i giudici in un patto a due, quale potrebbe essere un matrimonio o uno specifico contratto nuziale come nel caso di questa sposa, la lealtà non è un elemento indispensabile. Ne prendiamo atto e, preoccupati, invitiamo gli aspiranti mariti a verificare che quella cosa non sia una replica in 3D dell’originale, prima di pronunciare il fatidico “SÌ”. E come farla sta’ verifica? Diamine, non possiamo mica spiegarvi tutto!

(La copertina è di Donato Tesauro)

Potrebbe interessarti anche Che cattivoni i poliziotti italiani: non si fanno picchiare abbastanza

Tags:

You Might also Like

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *