Speriamo che dalla giornata di Lešany gli uomini imparino che un libro può indurre alla pace e all’amicizia più di qualsiasi arma
– Rosa D’Amico –
Erano 31 gradi ieri a Lešany, nella Boemia centrale e non v’era una nuvola in cielo, una giornata ideale per una manifestazione all’aria aperta come quella organizzata dall’Istituto di Storia Militare con sede a Praga. L’area che ha ospitato i numerosissimi visitatori civili, tra i quali molti bambini, fino al 1989 era la base di un reparto del Patto di Varsavia, l’alleanza militare che si contrapponeva alla Nato, cioè anche all’Italia. È facile immaginare, perciò, i pensieri del nostro responsabile del blog, Enzo Ciaraffa, che ospite dell’Associazione dei Veterani Cecoslovacchi assieme alla delegazione italiana proveniente da Solbiate Olona nel Varesotto, girava liberamente in un luogo che soltanto ad avvicinarsi, una trentina di anni fa, si correva il rischio di essere arrestati per spionaggio.
Ciò che colpiva ieri nella base militare di Lešany era la grande partecipazione popolare in specie dei bambini e se ne capisce anche il perché: all’indomani della caduta del muro l’esercito ceco trasformò quest’area in un luogo di svago, arrivando a dipingere di rosa un minaccioso carro armato di fabbricazione sovietica e trasformare in un variopinto scivolo una vecchia autoblindo.
Ciaraffa, che è un tenente colonnello dell’Esercito in pensione, mentre veniva accompagnato a visitare i padiglioni, peraltro intelligentemente organizzati e ben tenuti, era visibilmente smarrito ed anche un po’ angustiato… forse pensava tra sé: quanti soldi ha sprecato l’umanità per costruire ordigni di morte! La simpatia, la conoscenza dei mezzi esposti (li studiava quando era dalla parte opposta nel periodo della guerra fredda…) e saputo che egli era un ex ufficiale italiano, gli ha creato intorno una cerchia di ragazzi alcuni dei quali hanno voluto fare una foto con lui.
Nella circostanza il nostro responsabile ha incontrato Ales Knizek, il direttore dell’Istituto di Storia Militare di Praga e il vice ministro della Difesa ceco Tomas Kuchta in “versione light” il quale, vestito come la circostanza imponeva, girava tranquillamente tra la folla… senza scorte e senza auto blu. Ad entrambi Ciaraffa ha donato una copia del suo libro “I Cecoslovacchi sull’Olona” che a breve sarà tradotta e pubblicato nella Repubblica Ceca a cura dell’Associazione nazionale dei veterani cecoslovacchi.
La giornata si è conclusa con una bella mangiata a base di prodotti tipici cechi, tra risate di gioia e di amicizia, in un luogo che fino ad ieri non disponeva certo a tali sentimenti. Speriamo che dalla giornata di Lešany gli uomini imparino che un libro può indurre alla pace e all’amicizia più di qualsiasi arma.