– di Raffaele Ciaraffa –
Quando si vuole sottolineare che, inevitabilmente, con il passare degli anni si viene aggrediti fisicamente dalla vecchiaia, i colti sono soliti ricorrere alla citata espressione.
A tal proposito, però, è doveroso aggiungere che, all’afflizione che ne deriva fa da controcanto la consapevolezza che la terza età ci segna più nella faccia che nello spirito e ci aiuta persino a vivere con una certa autorevolezza, quando la si vive con serenità e saggezza, con equilibrio interiore e soprattutto con la comprensione, contemperata da giusta fermezza, per i giovani.
Forse anche per questo Madame de Stael nel suo romanzo “Corinna” è dell’avviso che «L’anima dei giusti, come i fiori, emani più profumo verso la sera».
*Nella foto: Ritratto di Madame De Stael (Marie-Éléonore Godefroid)