Il mondo di Peynet, che ci viene incontro almeno una volta all’anno, a San Valentino, facendo capolino dalle migliaia di illustrazioni che riproducono l’idillio amoroso perfetto, potrebbe sembrare eccessivamente romantico e perfino un po’ demodé in un periodo in cui, a causa del Covid-19, sono proscritti perfino gli abbracci
– *Patrizia Kopsch –
Correva l’anno 1942 e la II Guerra Mondiale era in pieno svolgimento mentre sulla Francia occupata dai tedeschi aleggiava un’aria d’indefinibile cupezza. In tali frangenti, l’illustratore Raymond Peynet, passeggiando davanti al chiosco della musica di Valence, una cittadina del dipartimento della Drôme, s’involò con le ali della fantasia sull’amore, in ragione del fatto che in quel momento proprio l’amore era il sentimento più violentato dalla guerra. Nacquero così “Les amoreux de Peynet”, la serie su Valentino e Valentina, quelli che sarebbero diventati i fidanzatini più celebri del mondo.
Il mondo di Peynet ci viene incontro almeno una volta all’anno, a San Valentino, facendo capolino dalle migliaia di illustrazioni che riproducono l’idillio amoroso perfetto. Tutto ciò potrebbe dare un’immagine romantica eccessiva e un po’ demodé del sentimento più bello del mondo in tempi di Covid, ove questo si dimostra e si vive indossando una mascherina, ma noi nostalgici dei bei vecchi tempi qualche rimpianto ce l’abbiamo. E non esiste telefonino o diavoleria tecnologica che possa sostituire un abbraccio, un bacio ma tant’è… tocca fare di necessità, virtù e accettare nostro malgrado di vivere una festa di San Valentino anomala con la speranza che questa brutta storia evolva presto verso la fine.
Buona festa di San Valentino, innamorati e amici del nostro blog, anche se dietro lo schermo di un telefonino, a casa davanti a una cenetta a lume di candela, o impegnati in una delle tante chat di incontri, quel che conta è l’amore …
* Giornalista e consulente per la comunicazione digitale
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