I suoi quadri ed i suoi libri si caratterizzano per il serrato avvicendarsi di luci, colori e sfumature caratteriali, tesi ad una perfezione creativa capace di parlare allo spettatore ed al lettore l’eterno linguaggio della mente e del cuore
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Se per artista dobbiamo intendere colui o colei che professa al meglio un’arte come il disegno, la musica o la narrativa, possiamo senz’altro affermare che Principia Bruna Rosco è molto di più: è la regina di quelle che Seneca definì artes liberales. La nostra affermazione non è esagerata se consideriamo le seicento mostre personali da lei tenute in tutto il mondo e la prolifica produzione letteraria rappresentata dai libri Vorrei, Conoscere il vento, Petra, La donna del vento, La ragione del destino, L’incursore. I suoi quadri ed i suoi libri si caratterizzano per il serrato avvicendarsi di luci, colori e sfumature caratteriali, tesi ad una perfezione creativa capace di parlare allo spettatore ed al lettore l’eterno linguaggio della mente e del cuore.
Ma la poliedricità della sua personalità, l’artista, l’aveva scritta nel proprio destino dal momento che, pur essendo basilicatese di nascita, è diventata milanese per adozione e abruzzese per amore degli stessi abruzzesi.
Il particolare affetto che lega Principia Bruna Rosco all’Abruzzo si estrinsecherà, ancora una volta, con una mostra delle sue opere di arte contemporanea nella città di Chieti, dal 22 al 31 maggio, precisamente nella sala della Bottega d’Arte e all’Expo Room cittadine.
La nostra artista vive stabilmente tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e Milano una città che, fin dagli anni Cinquanta – parole sue – l’ha accolta nel suo ventre con generosità, affetto e pazienza. Di nostro soggiungiamo soltanto che amare Principia e la sua arte è scontato perché essa è un cuore che sa parlare ai cuori.