Prefetta o Questora è ridicolo non egualitario

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La sapida dissertazione del professor Fiorito ha il valore aggiunto della perfetta conoscenza dell’argomento che tratta perché, essendo egli un docente di lettere classiche, non si limita soltanto a sfruculiare la maldestra trasmutazione della lingua italiana sulla parità di genere ma anche i risvolti assurdi e diseducativi di certe pretese innovazioni. Dalla sua penna non si salva nessuno, neppure il dicastero dell’istruzione, oggi MIUR, che ebbe a capo uno dei maggiori esponenti italiani del neoidealismo filosofico, Giovanni Gentile, ma anche la “ministra” Valeria Fedeli
– Donato Tesauro –

Per illustrare la copertina di quella chicca del breve saggio “Processo al femminile” del professor Fulvio Fiorito sugli assurdi di una malintesa e male applicata parità di genere, mi è bastato leggere una sua locuzione …  una vera epigrafe: «La Questora ha portato dalla giudicessa l’uccisora della muratora che è stata escussa alla presenza dell’avvocata difensora».  Infatti, a partire da questa plastica rappresentazione di certi stravolgimenti idiomatici, il nostro professore con le sue sapide osservazioni assesta un bel colpo all’ipocrisia del politicamente corretto in fatto di parità di genere e lo fa con garbo e ironia, qualità dello spirito e della mente sulle quali, di solito, si fonda l’osservazione delle persone colte.

Ma la dissertazione del professor Fiorito ha il valore aggiunto della perfetta conoscenza dell’argomento che tratta perché, essendo egli un docente di lettere classiche, non si limita soltanto a sfruculiare la maldestra trasmutazione della lingua italiana sulla parità di genere ma anche i risvolti assurdi e diseducativi di certe pretese innovazioni. Dalla sua franca penna non si salva nessuno, neppure il dicastero dell’istruzione, oggi MIUR, che ebbe a capo uno dei maggiori esponenti italiani del neoidealismo filosofico, Giovanni Gentile, ma anche la “ministra” Valeria Fedeli … Allo scopo di offrire alle persone costrette a casa dal Covid-19 qualche minuto di svago e di riflessione, il professor Fulvio Fiorito ha autorizzato questo blog a pubblicare il suo saggio “sfogliabile” al centro della pagina: assieme ai responsabili lo ringrazio anche io che, in verità,  sono orgoglioso di avere illustrato la copertina del suo lavoro.


Come ha precisato nella recensione Raffaele Ciaraffa che è un Colonnello dei Carabinieri in pensione, «La trattazione del professor Fiorito strappa alcuni sorrisi ma, soprattutto, offre qualche ragione di ravvedimento a coloro che si ostinano a non voler capire che l’effettiva parità tra uomo e donna è nella cultura, nella maturità degli uomini, nell’osservanza delle leggi che la regolano, come dire nei fatti e non nelle parole».

Spero, dunque, con tutto il mio cuore d’inguaribile sannita che il professor Fiorito, a partire dalla città di Benevento, possa appena possibile organizzare delle presentazioni di “Processo al femminile” per farlo conoscere a più vaste platee perché, come il suo recensore, sono persuaso che la parità di genere, il sacrosanto rispetto per tutte le donne si realizzi sul terreno della vita personale e professionale di ognuno di noi, ogni giorno per tutta la vita, e non nella storpiatura della lingua più musicale del mondo… a questa incombenza magari ho già pensato io.

(L’immagine di copertina è, ovviamente un fotomontaggio)