Il fare calmo e bonario di Laura Moi nasconde, in realtà, propensione al dialogo, una volontà di ferro e una grande capacità empatica, caratteristica questa che non si riscontra molto spesso nei pubblici amministratori italiani
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L’immobile che ospita la sede principale del Comune di Samarate ha l’aspetto che si pensa debba avere un luogo dove si esercita il governo della città. Il suo stile architettonico, infatti, è solido ed austero come fu per noi scolari del dopoguerra l’edificio scolastico. Ma poi reprimiamo i nostri trasalimenti estetici e saliamo le scale per andare ad incontrare la nostra ospite Laura Moi, che è una di quelle persone che quando la incontri ti “costringe” ad abbozzare da subito una strategia di comunicazione. Ciò perché il suo fare calmo e bonario nasconde, in realtà, propensione al dialogo, una volontà di ferro e una grande capacità empatica, una caratteristica questa che non si riscontra molto spesso nei pubblici amministratori italiani.
Assessore, leggiamo che si occupa dei servizi al cittadino e alla persona, dei rapporti con il cittadino, della gestione edilizia residenziale pubblica, dell’organizzazione logistica uffici comunali e loro fruizione… un sacco di roba: come fa ad occuparsi di così tante cose
Se ci si propone in politica è per “fare” evidentemente sennò tanto vale starsene a casa, e poi le cose delle quali mi occupo sono più interconnesse di quanto non sembri.
In che senso
Beh, credo la cosa si dimostri da sola perché i servizi alla persona, l’edilizia residenziale pubblica e la stessa riorganizzazione logistica del Comune, si propongono di realizzare l’obiettivo di agevolare il quotidiano dei cittadini, specialmente di quelli appartenenti alle fasce più deboli, e di rendere meno tortuoso il loro rapporto con la prima istituzione dell’impalcatura statale: il Comune. Ciò a partire dal pagamento dei tributi.
Certo, ma vada nello specifico, ci dica esattamente che cosa fa per i samaratesi, di che cosa si occupa sul terreno
Vedete, in una legislatura e mezza se ne sono fatte di cose, perciò mi limiterò a farvi alcuni esempi, come l’introduzione del LinkMate.
E che cosa è
Per capirci, è un po’ come se alcuni uffici del Comune fossero aperti tutti i giorni, 24 ore su 24 e per tutto l’anno perché ogni cittadino può conoscere, stando a casa, la sua posizione tributaria ed accedervi col computer. Può perfino stamparsi da solo i modelli di pagamento delle tasse comunali, senza mettersi in coda da nessuna parte e senza costi di commissione.
Qualche malpensante potrebbe obiettare che siamo sempre nell’ambito della “Cicero pro domo sua…”, a dire che l’innovazione giova soprattutto al Comune
Sarebbe così se avessimo fatto soltanto questo. Uno dei problemi più sentito in ogni comunità – dalla megalopoli alla piccola cittadina come la nostra – è quello dell’assistenza sanitaria, in particolare quella riguardante gli anziani. Immagino sappiate a quale indegno tour de force deve sottoporsi un cittadino italiano per ottenere una prestazione sanitaria, il tour poi diventa tragico se l’interessato è un anziano sofferente.
E allora…
Vi risparmio i dettagli tecnici e dico soltanto che abbiamo tagliato le lungaggini burocratiche. Ora per cambiare il medico di base non bisogna più recarsi presso l’Ats di Gallarate ma nel nostro Comune. Il servizio-prelievi cittadino – altra nota dolente dal passato – è stato potenziato sicché adesso gli operatori sanitari non si muovono più nell’ambito di un numero preordinato di prelievi quotidiani ma esauriscono tutti quelli che arrivano al Poliambulatorio nell’orario del servizio. Pensate che adesso anche il testamento biologico può essere fatto e conservato in Comune. Da non dimenticare che stiamo accentrando gli uffici in una sorta di cittadella comunale in modo che il cittadino possa accedere e passare da un ufficio all’altro in pochi metri, senza dover girare per mezza Samarate.
Insomma stiamo intervistando una samaratese che non fa mai riposare il cervello per conferire efficacia e un volto umano alle istituzioni che rappresenta
Samaratese io? Certo, di adozione.
Perché
Perché, pur avendo sempre vissuto a Samarate, sono nata in Emilia Romagna, precisamente a Bondeno.
Dal Panaro al Ticino insomma… ma si riposa qualche volta, ha mai coltivato qualche hobby
Certamente che mi riposo. Se può considerarsi un hobby, suono il clarinetto nella banda musicale di Samarate
Mentre andiamo via pensiamo che Laura Moi sia davvero una bella figura di assessore, ma abbiamo evitato di dirglielo per non aggiungere il violino al clarinetto.
Nella foto grande: L’assessore Laura Moi con Enzo Ciaraffa