Un aforisma al giorno toglie il medico di torno
L’invito del filosofo polacco Schopenhauer a godere del tempo che intercorre tra i due confini della nostra esistenza, la nascita e la morte, altro non è che una rivisitazione del carpe diem di Orazio, ma quanti moniti in un pensiero espresso in meno di due righe.
Eppure, invece di ricavare insegnamenti positivi dalle esortazioni di questi due colossi della cultura occidentale e, così, goderci l’intervallo tra il primo e l’ultimo giorno della nostra vita, sprechiamo la maggior parte del tempo concessoci dal Padreterno alimentando illusioni e disillusioni, dolori e cattiverie, guerre e fame.
E non abbiamo attenuanti perché se la vita ci viene donata a nostra insaputa, il “come” viverla lo decidiamo soltanto noi.
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