Il microbiologo Andrea Crisanti, l’ennesimo milionario che da sinistra vuole risolvere i problemi dei proletari assiso in una bella villa palladiana del Seicento, evidentemente si trova più a suo agio nelle gratuite polemiche politiche che non nei laboratori di ricerca. Ma, per essere in qualche misura credibile, il professore farebbe meglio a esporre qualche idea da realizzare qualora venisse eletto, invece di sparare cazzate contro Salvini e il Centrodestra nel suo insieme
*****
In un contributo pubblicato su questo blog l’8 aprile del 2020, ci domandammo se non sarebbe stato proprio il virus cinese a scegliere l’avversario del Centrodestra alle future (e allora remote) elezioni politiche, e pare che ancora una volta ci abbiamo azzeccato. Ma procediamo con ordine, per quanto ciò sia possibile, nel marasma politico italiano di questi giorni.
A chi si domandasse chi glielo abbia fatto fare al microbiologo Andrea Crisanti, con residenza a Londra e diventato una star televisiva al tempo della pandemia, a buttarsi nell’arena politica candidandosi col Pd, potrebbe trovare la risposta in un’intervista da questi rilasciata a la Repubblica quando divenne di dominio pubblico che aveva acquistato, per un paio di milioni di euro, una villa del Seicento sui Colli Berici, di quindicimila metri quadrati e attribuita a un allievo del Palladio: «Costa molto meno di due milioni di euro e comunque non l’ho pagata in contanti. Ho fatto il mutuo».
Ecco, anche lui, come molti di coloro che – tra Pd e M5S – si proposero e si propongono per il Parlamento, ha un mutuo da pagare!
Ebbene, transeat sul paradosso dell’ennesimo milionario che, da sinistra, vorrebbe risolvere i problemi del proletariato da una villa palladiana del Seicento, v’e un fatto che ci ha lasciati perplessi, se non altro per la faccia tosta di Crisanti e per la tiepidezza con la quale sta reagendo il Centrodestra. È successo, infatti, che il microbiologo, che di programmi politici in testa ne deve avere anche meno del Pd, ha innescato una gratuita polemica a distanza con Salvini: «Con lui al governo trecentomila vittime di Covid».
Noi non vogliamo ergerci a difensori d’ufficio del segretario leghista che di coglionate ne ha fatte e ne ha dette tante negli ultimi mesi, ma vorremmo soltanto ricordare al professor Crisanti che il fatto di avere un mutuo da pagare non lo esime dall’attenersi ai fatti e alla storia che, riepilogata brevemente, è questa.
Nel 2020, alle prime avvisaglie del diffondersi del Covid-19, appurato che proveniva dalla Cina, ai quattro governatori del Centrodestra, che avevano chiesto al governo d’imporre la quarantena a coloro che provenivano da quel Paese ormai infetto, fu riservato ogni sorta di epiteto offensivo. Sicché la loro richiesta non fu presa neppure in considerazione dal governo grillo-piddino che, nella circostanza, li trattò come dei mentecatti razzisti e allarmisti e, anzi, il presidente Mattarella – sempre attivissimo quando si tratta di sputtanare, a prescindere, le iniziative del Centrodestra – si recò addirittura a visitare una scuola con alta presenza di scolari cinesi del quartiere romano dell’Esquilino per portarvi la propria solidarietà. Ed eravamo al 6 febbraio, quando già da una settimana era stato decretato lo stato di emergenza nazionale! E anche questo è un fatto.
E l’ironia di Francesco Boccia, in conferenza stampa congiunta con la Protezione Civile, sulla mascherina indossata il giorno prima dal presidente Attilio Fontana? E gli aperitivi antipanico sui Navigli di Zingaretti, compagno di partito di Crisanti? E le squinternate iniziative pro-cinesi del sindaco di Milano e di Bergamo, pure suoi compagni di fede? Senza parlare delle tonnellate di mascherine, tute e disinfettante inviati alla fraterna amica Cina da Luigi Di Maio, altro compagnuccio nel caravanserraglio di centrosinistra, mentre in Italia quello stesso materiale era introvabile perfino per distribuirlo ai sanitari… altro che no-vax quelli del Centrodestra: questi cialtroni incoscienti, oggi compagni di fede dell’impavido Crisanti, agli inizi della pandemia erano addirittura no-virus!
E poi il coup de théâtre numerico del professore ha basi abbastanza fragili, perché con i suoi amichetti al potere la pandemia ha fatto, comunque, 172.729 vittime (dato, aggiornato al 4 agosto, di Gimbe – Ministero della Salute), che non sono proprio bruscolini, anzi, è uno dei numeri di morti più alto al mondo in rapporto alla popolazione.
Ecco perché, secondo noi, il professor Crisanti, che a quanto pare si trova più a suo agio nelle polemiche politiche che non nei laboratori di ricerca, farebbe meglio a proporci qualche idea da realizzare qualora fosse eletto, invece di sparare cazzate ad effetto. Oddio, anche questo è un modo per cercare di pagarsi il mutuo della villa palladiana, però fa tanto saltimbanco imbonitore.
Potrebbe interessarti anche Le elezioni del 25 settembre e il cavallo di Caligola