Certi poteri, dopo appena settantacinque anni dalla caduta di una dittatura, ci stanno riprovando un’altra volta a mettersi al servizio di una parte, e lo stanno facendo con delle iniziative che, pur di supportare la politica dei governi amici, spesso ribaltano il comune senso della morale, sicché alla fine i malfattori vengono premiati e agli onesti viene assegnata la frustrante parte dei fessi. Ciò avviene in modo sempre più sfacciato, con sentenze che assegnano al novero delle cose lecite ciò che è illecito in tutti i Paesi
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Il fascismo, il nazismo e in parte il comunismo, si affermarono nonostante la pochezza politica dei loro ideatori e sul nascere si sarebbero potuti spazzare via con relativa facilità, se non fosse intervenuta a fiancheggiarli una lunga serie di complicità, omissioni e vigliaccherie. Peraltro, sia il fascismo in Italia che il nazismo in Germania andarono “legalmente” al potere, avendo i loro leader ricevuto l’incarico di formare il governo dai legittimi capi di Stato.
Allora, quando fu che il fascismo e il nazismo (il comunismo necessita di una trattazione a parte) divennero dittature? In effetti non esiste una data univoca e, non amando molto la pedissequa periodizzazione della storia, possiamo affermare che Mussolini e Hitler divennero dittatori nel momento in cui capirono di poterselo permettere con una certa facilità. Vabbè, si starà chiedendo il lettore, ma in quali precise occasioni essi lo capirono? Lo capirono quando i rispettivi capi di Stato incominciarono a chiudere tutti e due gli occhi sui loro stravolgimenti statuali e degli istituti di rappresentanza democratica; lo capirono quando la quasi totalità dei media accettò di diventare la cassa di risonanza del potere; lo capirono quando il popolo si dimostrò disponibile a rinunciare a una parte delle sue libertà in cambio di un’effimero benessere; lo capirono quando la legge perse la sua maestà e si lasciò mettere docilmente il guinzaglio.
Certa magistratura, infatti, ci sta riprovando un’altra volta a mettersi al servizio di una parte politica, quando non di se stessa, e lo sta facendo con delle sentenze che, pur di supportare indirettamente la politica dei governi di sinistra, spesso ribaltano il comune senso della morale, sicché alla fine i malfattori vengono premiati e agli onesti viene assegnata la parte dei fessi. Ciò avviene in modo sempre più sfacciato, con sentenze che assegnano al novero delle cose lecite ciò che è illecito in tutti i Paesi mediamente civili, come il deliberato speronamento di un natante militare, l’impedire a un candidato politico di fare liberamente compagna elettorale e, massimo dello stravolgimento morale, ritenere normale la pubblica masturbazione di un immigrato africano. E tutto questo secondo noi perché la policy dei governi di sinistra e del collaterale sistema di potere è quella dell’accoglienza indiscriminata.Ma l’indecenza che cosa c’entra con l’accoglienza?
Per capirci andiamo di due anni indietro quando, il 16 marzo del 2018, un immigrato nigeriano, come se fosse la cosa più normale del mondo, si masturbò su di una corriera diretta nella località sciistica trentina di Canazei. Adesso, per carità, ognuno è libero di surrogare il sesso come crede, però quella della masturbazione in un luogo pubblico non è proprio una scena alla quale, perfino nell’Italia di del PD al potere, si assiste tutti i giorni. Eppure, con sentenza del 20 febbraio, la Corte di Appello di Trento ha assolto il masturbatore perché il fatto avvenne di domenica, sposando peraltro la bislacca tesi dell’avvocato difensore secondo il quale il reato di atti osceni in luogo pubblico avviene soltanto quando c’è il pericolo che dei minori possano assistere alla scena… quindi anche uno stupro sulla corriera diventa legittimo in assenza di bambini! Noi, in verità, sapevamo che per luogo pubblico si deve intendere uno spazio di uso “sociale” collettivo e che, in quanto tale, si differenzia dallo spazio privato dove ogni cittadino può fare ciò che vuole purché lecito, anche masturbarsi se crede.
Per cui, mettendo anche da parte ogni considerazione morale, o religiosa, o clinica, la sentenza della Corte di Appello trentina aveva, secondo noi, come minimo il dovere di ribadire che in uno spazio pubblico, essendo questo di tutti, si possono fare soltanto le cose da tutti accettate. E, invece, essa ha stabilito che su di una corriera si può fare ogni sconcezza, purché ciò avvenga di domenica e non vi siano bambini a bordo. Allucinante. Ma il dato più sconfortante è che la maggior parte dei media ha accettato come normale quella sentenza, come ha considerato più che normale, compiacendosi perfino, l’assoluzione della comandante della nave ONG che speronò deliberatamente un nostro natante militare per poter entrare in porto ad ogni costo. Così com’è considerata normale l’imprudenza criminale del governo a non voler imporre la quarantena a tutti coloro che nell’ultimo mese sono ritornati dalla Cina colpita da un’epidemia da corona-virus, imponendola però ad uno sparuto gruppetto d’italiani prelevati (spettacolarmente) con l’aereo e portati alla Cecchignola per l’isolamento. Sicché, com’era prevedibile, e nonostante l’allarme di alcuni presidenti di regione, il corona-virus si è ampiamente diffuso in Italia, provocando già alcuni decessi. Ebbene, una parte della pertinacia che la magistratura ha messo nel voler processare l’ex ministro Salvini per aver bloccato una nave con immigrati irregolari a bordo, non dovrebbe evidenziarsi anche nei confronti del ministro della salute Speranza e del premier Conte i quali hanno deliberatamente consentito il diffondersi nel Paese di una pericolosa epidemia? E invece che cosa fa la magistratura? Apre un fascicolo per gli ospedali di Lodi, Codogno e di Casalpusterlengo, dove il personale sta rischiando la vita per salvare i contagiati, e spiega anche il perché dell’indagine: «… avviata d’ufficio a seguito delle concordanti informazioni giornalistiche che evidenziavano ritardi od omissioni nella gestione del predetto paziente e che hanno trovato conferma nelle dichiarazioni di un autorevolissimo esponente delle istituzioni». In pratica è accaduto che il premier inadempiente ha costretto la magistratura a inviare i Carabinieri presso gli ospedali che, in qualche maniera, stavano cercando di tamponare una sua stronz…! Ma immaginiamo che per la maggior parte dei media nazionali anche questo osceno accadimento sia una cosa normale visto che coinvolge il premier di un governo di sinistra.
Le dittature, e ritorniamo da dove siamo partiti, in realtà iniziarono e prosperarono proprio così, quando tutti trovarono normale, ad esempio, le leggi razziali, il volgere la medicina al servizio di aberranti ideologie politiche, l’imbavagliamento del dissenso e l’allineamento dell’informazione, l’asservimento al potere politico della magistratura, l’eliminazione fisica degli avversari politici, la discriminazione di coloro che erano di una religione o di una razza diversa, fino ad arrivare al genocidio.
Da parte dei principali media nazionali mai una critica all’operato dei governi di sinistra, mai un rilievo all’operato di certa magistratura, mai una presa di distanza dai fanatici di sinistra e dai demagoghi con (e senza) il cerchietto nei capelli. A ben vedere non sarebbero per niente credibili coloro che, pur professandosi democratici e indipendenti, da un lato si stracciano le vesti paventando la rinascita dei totalitarismi, e dall’altro fanno finta di non vedere la pericolosa deriva democratica del sistema e dei suoi tre poteri. Ciò è capibile: essi ne sono i fiancheggiatori, sempre pronti al patto col diavolo pur di mantenere lo status quo di un’apparente democrazia.
Sono costoro che ci fanno paura, non certo Salvini o la Meloni.