Il centrodestra non si faccia mettere la mascherina sugli occhi

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Per il bene del Paese ci auguriamo che il centrodestra non si lasci irretire dal Quirinale, imbarcandosi sulla zattera della Medusa-Conte, lasciando così gli italiani privi di ogni riscontro critico sull’attività di un governo che, come minimo, andrebbe penalmente perseguito per reati che vanno dalla diffusione di malattia contagiosa all’alto tradimento, dall’omissione di doveri d’ufficio al sequestro di persona
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Lunedì scorso Sergio Mattarella ha convocato in video-conferenza il governatore della Regione Emilia Romagna, Bonaccini, e quello della Liguria, Toti, rispettivamente anche presidente e vice presidente della Conferenza delle Regioni, per esortarli a favorire la «… più stretta collaborazione tra tutte le istituzioni dello Stato» per contrastare l’epidemia da Covid-19.

A nostra memoria questa iniziativa del Quirinale è stata piuttosto irrituale anche se ne sono chiarissime le finalità: preparare la strada all’incombente DPCM di un governo che, già incapace di suo, è affetto anche da forti conflittualità interne. In altre parole è una compagine politica allo sbando, che non sa che pesci prendere in questo grave momento della storia d’Italia e del mondo. Lo dimostra il fatto che, cinque mesi dopo la fine del primo lockdown, l’unica opzione in mano al governo per fermare la seconda e “previstissima” ondata di Covid-19, è ancora il lockdown, con quali conseguenze su tutte le attività produttive è facile prevedersi. Eppure l’unica preoccupazione del governo in questi ultimi mesi di relativa calma sono stati i banchi scolastici con le rotelle al posto del raddoppio dei mezzi pubblici per poter consentire il distanziamento dei passeggeri, il bonus monopattino invece del bonus computer per poter agevolare la didattica a distanza dei meno abbienti che sono svariati milioni. Giusto per fare qualche esempio dell’insulsaggine di un governo che ce la sia mettendo tutta per distruggere il Paese.

Ovviamente l’esortazione alla collaborazione lanciata dal presidente della repubblica era diretta soprattutto al centrodestra e anche per questo troviamo singolare oltre che irrituale la sua iniziativa … ma come, chiama le forze di opposizione a condividere le iniziative del governo laddove neppure i capataz dei partiti che lo sostengono sono più disposti a fargli sconti! Infatti, il capo gruppo del PD, Delrio, ha lanciato una sorta di mini ultimatum al capo del governo con delle parole che non si possono prestare ad equivoci: «Chiedo a lei presidente Conte di pronunciare di fronte al Paese la verità». Come dire, tra l’altro, che sulla gestione della pandemia, fino ad oggi il governo ci ha preso per i fondelli.

Per il bene del Paese ci auguriamo che il centrodestra non si lasci irretire dal Quirinale, imbarcandosi sulla zattera della Medusa-Conte, lasciando gli italiani privi di ogni riscontro critico sull’attività di un governo che meriterebbe di finire davanti a un tribunale del popolo per reati che vanno dalla propagazione di malattia contagiosa all’alto tradimento. E poi, soltanto una grande opposizione costringe i governi a volare alto, soprattutto in tempi di emergenza: Churchill (al quale Conte si è inverecondamente paragonato) non esitò a far fuori politicamente Neville Chamberlain allo scoppio della II Guerra Mondiale e meno male perché, se non lo avesse fatto, oggi l’Europa marcerebbe col passo dell’oca e negli uffici governativi farebbe bella mostra il ritratto di Hitler.

Secondo noi questo, per il centrodestra, è il momento di non offrire nessuna sponda al governo e al Quirinale, curando invece di proporsi come alternativa all’insegna, però, di un serio programma politico ed economico. D’altronde, nonostante la narrazione deamicisiana dei media nazionali quasi tutti addomesticati, la verità è che agli italiani incomincia a dar fastidio anche la pervicacia con la quale Mattarella cerca di salvare un governo oggettivamente incapace di gestire la pandemia, perciò, dia un segnale di discontinuità mandando quando prima Conte a casa.

Se lo può fare? Lo può fare, lo può fare … il Quirinale quando ha voluto liquidare un governo o un leader scomodo non è andato molto per il sottile, come nel caso del governo Berlusconi fatto fuori dallo spread “telecomandato” e da Giorgio Napolitano per conto dell’UE. Oppure, ma questa è soltanto una supposizione, quando ad agosto dell’anno passato, con un asse Bruxelles – Quirinale – Renzi, è stato fatto fesso Salvini facendogli balenare d’avanti agli occhi nuove elezioni in caso di caduta del governo. Infatti, Conte è ancora sul trono a Palazzo Chigi mentre il segretario leghista è all’opposizione, ed è scandaloso che, a distanza di poco più di un anno, si tenti di ripetere la stessa operazione, di far fesso stavolta tutto il centrodestra che, speriamo, non cada nella trappola dei richiami falsamente patriottici.

Anche perché il vero patriottismo è amore, è rinuncia, mentre quello di Sergio Mattarella è calcolo politico, magari inevitabile dato il momento, ma comunque non c’entra niente col patriottismo.