Buona parte dei media sta cercando di far passare l’abominio di San Lorenzo come un fatto dovuto al degrado, al tradimento di un’amica in cambio di una dose di droga e ad una famiglia disastrata. E ciò senza sconti, senza pietà, senza un’analisi obiettiva del fatto, sicché la ragazzina è stata di nuovo stuprata, questa volta nella memoria e negli affetti
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27 ottobre 2018 – Verità fa rima con libertà e, perciò, noi italiani dovremmo iniziare a domandarci, e con molta apprensione, se possiamo ancora dirci un popolo libero. Di là delle istituzioni che si professano democratiche e libertarie, un vero presidio di democrazia, laddove la democrazia esista per davvero, è la libera informazione.
Per carità, non ci facciamo illusioni sull’imparzialità dei media ma essi, ormai, con la loro sfacciata partigianeria non stanno distruggendo soltanto la verità ma la stessa probità di una categoria, una probità senza la quale non si può fare in modo onesto nessun lavoro.
Ci sono due fatti di cronaca nera accaduti ultimamente che parlano della scarsa probità, se non addirittura disonestà, dei nostri media: gli arresti domiciliari comminati al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, e la morte per stupro dell’adolescente Desirée Mariottini.
Lucano era, ed è, indagato dalla Magistratura per aver amministrato allegramente dei fondi pubblici e per essere venuto meno ai suoi doveri di pubblico ufficiale poiché, nella veste di sindaco, ha posto in essere comportamenti tesi a favorire l’immigrazione clandestina.
Desirée Mariottini era un’adolescente di sedici anni che, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre scorso, prima è stata drogata con un mix di sostanze micidiali e poi, una volta in stato d’incoscienza e addirittura mentre stava rantolando per overdose, è stata violentata da un numero imprecisato di africani. Per l’abominio che si è consumato nell’inferno del palazzaccio abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo di Roma, sono stati arrestati, per adesso, due senegalesi, un nigeriano e un gambiano, tutti e quattro in Italia per motivi umanitari.
Ed ecco come si sono comportati i media nei due casi in questione. Nel primo caso, essi hanno sostenuto la mobilitazione di tutta l’intellighenzia di sinistra, mentre diffondeva con ogni mezzo il verbo secondo il quale il sindaco di Riace era innocente a prescindere da quella bazzecola che si chiama processo. Arrivando, addirittura, a farsi garante della tesi secondo la quale, nel caso di Lucano, era stato il magistrato a non aver capito una mazza e che, forse, aveva soltanto l’intenzione di portare acqua al mulino del ministro degli Interni che, com’è noto, non è tenero con l’immigrazione irregolare.
Nel secondo caso, invece, buona parte dei media sta cercando di far passare l’abominio di San Lorenzo come un fatto dovuto al degrado (colpa ovviamente della Raggi e non di anni e anni di abbandono), al tradimento di un’amica che l’avrebbe venduta agli stupratori in cambio di una dose e ad una famiglia disastrata. E ciò senza sconti, senza pietà, senza un’analisi obiettiva del fatto, sicché la ragazzina è stata di nuovo stuprata, questa volta nella memoria e negli affetti.
Per renderci conto di ciò basta munirsi delle copie di alcuni giornali di questi giorni, o andare a rivedere qualcuno dei talk show in circolazione sulle diverse reti: in ognuno di essi e in modo cattivo e subliminale, Desirée è rappresentata come una mezza puttanella, una vittima del degrado e del disadattamento, se non addirittura colpa del sindaco Raggi. Insomma, s’è fatto del tutto affinché la ragazza non apparisse come l’agnello che le folli politiche sull’immigrazione dei passati governi, hanno dato in pasto a delle bestie.
Perché tutto questo? Perché l’orribile morte della ragazzina di San Lorenzo porta – quella sì – acqua la mulino della politica di Salvini sull’immigrazione. E questo non s’ha da fare.
E sarebbe proprio a questo punto che un’informazione indipendente e veramente obiettiva dovrebbe dire ai lettori come stanno realmente le cose. E cioè che questo governo, eletto dal popolo, non lo vuole nessuno! Non lo vuole l’Ue che teme il pericoloso contagio se dovesse andare a buon fine la politica del governo italiano, non lo vuole la finanza che punta alla svendita delle ultime industrie nazionali, non lo vogliono le banche che con questo governo hanno finito di allattarsi alla mammella delle tasse degli italiani, non lo vuole la Chiesa e non lo vuole il Quirinale.
E allora viva l’innocentone Mimmo Lucano da Riace e chissenefrega di Desirée, in fondo era soltanto una poco di buono, che i guai se li è andati a cercare. Almeno questa è l’idea che, come un tarlo, bisogna fare entrare nella testa degli italiani.
Intanto in una fredda sala mortuaria di Roma giace il corpo di una ragazzina minuta, sola, che portava la macchinetta per raddrizzare i denti, eppure data in pasto alle bestie di San Lorenzo da una politica oggettivamente criminale sull’immigrazione, e ciò con la complicità attiva di molti media/giornalisti.
*Foto in evidenza: Desirée Mariottini (Adnkronos)