Gemme di Orazio

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Un aforisma al giorno toglie il medico di torno

– Raffaele Ciaraffa –

Quinto Orazio Flacco, nato a Venosa in Lucania nel 65 a.C., in Roma per motivi di studio, dopo alterne vicissitudini di vita e di letterato, seppe guadagnarsi apprezzamenti anche da parte dei potenti per l’imparzialità, la serenità d’animo e il distacco dalle passioni umane. Tali qualità traspaiono anche dalle sue opere, soprattutto dalle odi e satire, nelle quali si evidenzia un preciso proposito di ricerca di indirizzo morale, avente per scopo l’individuazione di una strada che porti alla virtù chi voglia emergere dalle storture di una società in crisi, come quella romana pro tempore. Esempi? Ci sono offerti dai seguenti flash:

  • «Frigido pacatoque animo, sine ira et studio» – Con animo freddo e sereno, senza animosità e preoccupazione [occorre vivere];
  • «Aequam memento rebus in arduis serbare mentem» – Ricorda di mantenere l’equilibrio nelle difficoltà;
  • «Neptunum procul e terra spectare furentem» – Bisogna osservare il mare in tempesta da lontano e sulla terraferma;
  • «Strenua nos exercet inertia» – [Quotidianamente] siamo logorati da feroce frustrazione.

Quale lezione se ne può ricavare? L’uomo è distaccato dalle passioni e, quindi, sereno ed equilibrato, quando sa mantenere la calma in ogni circostanza, non facendosi irretire dalla furia delle passioni stesse. Se non fa proprio questo progetto di vita, è inevitabile che cada in quegli stati di profondo abbattimento che nasce dalle delusioni della vita o dal mancato superamento di certe difficoltà esistenziali. Insomma, la filosofia di Epicuro in salsa oraziana!