Gambe sconvolgenti per Boris o per i laburisti?

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A proposito delle gambe esibite dalla deputata Angela Rayner al Parlamento inglese, non appassiona l’ipocrita bailamme piantato dai laburisti i quali, invece di farsi una risata, dal momento che Boris Jhonson è stato il primo a criticare l’articolo del Mail on Sunday, si sono messi a fare le vittime del presunto sessismo dei conservatori, i quali sulla parità dei sessi sono talmente avanti a loro da essere stati, fino a oggi, i soli ad aver scelto due donne per ricoprire l’incarico di primo ministro del Regno Unito, come Margaret Thatcher e  Theresa May

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Domenica scorsa il tabloid britannico Mail on Sunday, l’edizione festiva del Daily Mail, ha pubblicato un articolo in cui ha insinuato che la deputata laburista Angela Rayner, nel corso degli interventi in Parlamento del primo ministro conservatore Boris Johnson, accavallerebbe sempre le gambe in modo provocante allo scopo di distrarlo. Peraltro il titolo dell’articolo, a firma di Glen Owen, è di quelli che non si prestano a equivoci interpretativi: «I conservatori accusano Rayner di uno stratagemma alla Basic Instinct per distrarre Boris». Il riferimento è alla scena dell’omonimo film nel quale l’attrice Sharon Stone, per far allupare il poliziotto che la sta interrogando, accavalla le gambe consapevole di non indossare biancheria intima.

Oddio, da quanto ci risulta il Daily Mail non è famoso per l’attendibilità delle notizie che pubblica, ma stavolta non abbiamo capito dove voglia andare a parare: basta un’accavallata di gambe della deputata laburista per far impappinare il primo ministro britannico? Forse che Boris Jhonson, distratto dalla bella Angela, un giorno potrebbe essere indotto talmente in errore da dichiarare la guerra al papa anziché a Putin?

Ma per piacere!

È inutile aggiungere che l’articolo in questione, oltre a non citare nessuna fonte, è intriso di sessismo e d’insopportabili luoghi comuni sulle donne, approfittando del fatto che i due personaggi presi di mira per i loro precedenti si prestano alla perfezione a questo tipo di notizia: fama di femminiere il primo ministro, nota anticonformista la Rayner. Peraltro, a scorrere sul web l’archivio fotografico che la riguarda, si scopre che la deputata laburista accusata di volere imitare Sharon Stone accavalla le gambe per abitudine, in ogni circostanza… e che male c’è? È forse proibito?

In verità, siamo un po’ stufi di assistere all’ennesima querelle, stavolta in versione britannica, sulle donne che userebbero il loro sesso come arma politica e professionale. Magari qualcuna lo fa, e allora? La verità è che le donne sono semplicemente donne, cioè più capaci intellettualmente dei maschietti, grazie alla loro capacità multitasking, fascinose, umbratili, imprevedibili, stupende. E lo sono in ogni occasione, a scuola, a casa, sul lavoro e perfino in Parlamento perché questa è la loro natura. E prima ce ne facciamo una ragione e meglio sarà per i rapporti tra i sessi. Resistere a questa verità è, d’altronde, inutile perché noi maschietti abbiamo difficoltà a rapportarci con le donne ma non sappiamo vivere senza di loro.

Non ci appassiona, quindi, l’ipocrita casotto piantato dai laburisti inglesi i quali, invece di farsi una risata, dal momento che Jhonson è stato il primo a criticare l’articolo del Mail on Sunday, si sono messi a fare le vittime del presunto sessismo dei conservatori, i quali sulla parità dei sessi sono talmente avanti a loro da essere stati i soli nella storia d’Inghilterra a scegliere due donne per ricoprire l’incarico di primo ministro del Regno Unito: Margaret ThatcherTheresa May.

Perciò, cari amici laburisti, smettetela di fare gli ipocriti, queste cose, ovvero i piagnistei, gli inginocchiamenti e similari stronzate lasciatele fare a qualche onorevola italiana, anche se – vi avvertiamo! – ad abbandonare la “perfida Albione”, per la Boldrini (o peggio per la Cirinnà), è un cambio che non suggeriremmo al peggiore dei nostri nemici.

Piuttosto ringraziate il Padreterno per aver posto tre grandi donne sul trono d’Inghilterra che, per fortuna, non avevano i vostri complessi e pruriti – Elisabetta I, Vittoria e l’attuale regina – e che hanno reso grande e inimitabile il loro secolo.

Perciò, Dio salvi la regina, e le donne libere, dagli strali dei sessisti e dall’indignazione dei falsi moralisti.

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