Quello che in qualsiasi altro ente della pubblica amministrazione sarebbe stato un semplice atto burocratico come la consegna di un titolo professionale, grazie al dottor Francesco Gaeta e al padrone di casa, alla Scuola Militare Teulié ha preso forma una cerimonia antica e toccante come il passaggio della lampada accesa da una Sorella infermiera della Croce Rossa all’altra, una sorta di luce che deve guidare le neodiplomate lungo il loro percorso professionale in Italia e all’estero
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Come ha ricordato nella sua prolusione il Tenente Colonnello Medico e docente Francesco Gaeta, per comprendere la cerimonia che è andata in scena sabato scorso a Milano nella napoleonica Scuola Militare Teulié, bisogna partire da una litografia dell’incisore e illustratore inglese Joseph Austin Benwell titolata “Schizzo di una corsia dell’ospedale di Scutari”. Al centro dell’opera, che è riferibile alla guerra di Crimea del 1853-1856, è rappresentata una signora con un lume in mano, nell’atto di far luce a un medico militare inglese che sta curando un soldato ferito. La signora in questione altri non è che l’infermiera Florence Nightingale, nota appunto come “signora della lampada”, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna oltre che ideatrice degli ospedali da campo in zona di guerra. A ella s’ispirò anche Jean Henri Dunant quando decise di fondare la Croce Rossa internazionale.
Adesso si capisce bene, dunque, perché lo scorso sabato la cerimonia di apertura del corso per infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e la consegna dei diplomi da parte dell’Ispettrice Regionale sia avvenuta presso una scuola di formazione militare dove la luce-guida dei ragazzi è appunto il dovere, proprio con la cerimonia della lampada. Ma, al di là dell’essenza storica, noi giornalisti dobbiamo anche considerare i dettagli di certi avvenimenti e perciò cercheremo di sintetizzare le diverse fasi della cerimonia della “Teulié”.
Dopo i saluti del Comandante della Scuola, il Colonnello Gianluigi d’Ambrosio, l’Ispettrice Regionale delle Infermiere Volontarie della Cri della Lombardia, Ornella Zagami, l’anima e il cuore della Croce Rossa Regionale, nel ricordare che quest’anno ricorrono anche i 115 anni dalla fondazione del Corpo ne ha tracciato la storia e le attività, in Italia e all’estero, con delle citazioni che tradiscono la sua formazione: è, infatti, docente di storia e filosofia.
La cerimonia è proseguita con l’intervento della professoressa Federica Favuzza sul complesso tema del diritto internazionale e umanitario. Dopo di lei è intervenuto il citato Tenente Colonnello Medico e specialista Francesco Gaeta, in servizio presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano e Direttore dei Corsi delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa di Lombardia. Nella sua prolusione Gaeta, che è stato anche uno dei realizzatori della cerimonia, ha sintetizzato per i numerosi ospiti la figura di Florence Nightingale che, grazie a lui, abbiamo scoperto chiamarsi Florence perché nata a Firenze. A seguire, nel cortile d’onore ha avuto luogo la vera “cerimonia della lampada” assieme a 120 Infermiere Volontarie di Croce Rossa della Lombardia schierate di fronte alle autorità civili e militari.
La manifestazione, conclusasi al baluginio del tramonto in presenza di decine di lanterne accese volte a rievocare la figura della signora della lampada, è stata anche una sorta di passaggio di testimone dalle “sorelle anziane” alle aspiranti crocerossine che, da quel momento, sono passate dalla fase di studio alla piena operatività sul campo sotto la guida della loro Ispettrice Regionale.
Ma quello che in qualsiasi altro ente della pubblica amministrazione sarebbe stato un semplice atto burocratico come la consegna di un titolo professionale, grazie all’Ispettrice Regionale della Croce Rossa, al dottor Francesco Gaeta e al padrone di casa, la Scuola Militare “Teulié” è stata la cornice perfetta per una cerimonia antica e toccante come il passaggio della lampada accesa da una Sorella infermiera all’altra, una sorta di luce che dovrà guidare le neodiplomate lungo il loro percorso professionale.
La cerimonia si è chiusa con la diffusione della marcia d’ordinanza del Corpo delle Infermiere Volontarie composta dal maestro Fulvio Creux, mentre il lento calare della sera veniva temperato dalle decine di lampade accese e disposte nel cortile d’onore… sembrava di vivere in un’altra epoca.
E questo accadeva un sabato qualsiasi nel pieno centro di una città che, a torto, è ritenuta caotica, tecnologica e senz’anima, mentre nel cortile d’onore della Scuola “Teulié” Ornella Zagami citava Kant per la gioia delle Crocerossine, delle autorità e degli allievi.
Cose queste che possono accadere soltanto a Milano quando scende in campo la Croce Rossa.
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