Federico Rampini, analista del nostro suicidio

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Secondo lo scrittore dalla duplice nazionalità, americana e italiana, la decadenza dell’Occidente sta avvenendo col consenso degli stessi occidentali, il che fa anche di noi dei votati al suicidio, una vocazione questa che, secondo lo scrittore, è pericolosissima perché la Russia e la Cina vi fondano sopra la certezza dell’impunità per le loro malefatte presenti e future

– Beatrice Conte –

Ieri sera, nella biblioteca civica Frera di Tradate riempita in tutti i posti prestabiliti, il giornalista e saggista Federico Rampini ha presentato il libro Suicidio occidentale” in compagnia del vice direttore di VareseNews Michele Mancino.

Durante la presentazione lo scrittore ha toccato molti aspetti di questo suicidio dell’Occidente, uno per tutti quello dove il capitalismo si purifica di alcuni peccati facendo proprio il tema “c’è un pianeta da salvare” il che, però, gli dà la scusa per buttare impunemente nel cestino della storia tutti gli altri problemi come le ingiustizie sociali, l’eccesso di ricchezza concentrato in poche mani e la cancellazione delle identità culturali. Tutto questo sta avvenendo col nostro consenso, il che fa di noi occidentali dei perfetti votati al suicidio, una vocazione che, secondo Federico Rampini, è pericolosissima perché i dittatori di Russia e Cina vi fondono sopra la certezza dell’impunità per le loro malefatte.

La serata, organizzata da Sara Bianchi responsabile degli eventi, da Silvia Borella direttrice della biblioteca e dalla gallerista bustocca Francesca Boragno è stata sobria e molto partecipata, oserei dire perfetta sotto ogni punto di vista, soprattutto per l’organizzazione.

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