Un aforisma al giorno toglie il medico di torno
Il guaio degli italiani risiede proprio nell’assunto di Einstein, che non era soltanto un fisico d’immane portata ma si occupava anche di politica con una visione socialista, pacifista e libertaria della vita.
La nostra classe politica, infatti, non riuscirà mai a risolvere un solo dei problemi che ci affliggono a causa del fatto che essa proviene, e fonda, su partiti che in un certo senso sono illegali perché, pur amministrando essi indirettamente tutti i poteri dello Stato democratico, sono in realtà delle associazioni private con dinamiche interne non sempre trasparenti e spesso addirittura anarchiche.
D’altronde, Piero Calamandrei, che era un giurista ed egli stesso tra i fondatori di un partito politico, il Partito d’Azione, sosteneva che «…una democrazia non può esser tale, se non sono democratici anche i partiti in cui si formano i programmi e in cui si scelgono gli uomini che poi vengono esteriormente eletti coi sistemi democratici».
Insomma, per Calamandrei ci voleva una legge che stabilisse le regole della democrazia da rispettarsi all’interno dei partiti, perché sono questi poi che decidono le sorti del Paese.
Ma, giusto per chiudere con la teoria della relatività di Einstein applicata bonariamente alla politica, dobbiamo domandarci se i partiti riusciranno mai a mettere in relazione il disastro della loro scarsissima rappresentatività con la refrattarietà alle regole democratiche interne.
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