I due pesi e le due misure utilizzati dai media al cospetto dello stesso caso di presunti finanziamenti alla Lega e al Movimento Cinque Stelle, con una magistratura giunta al massimo del discredito dal 1946 ad oggi, sono il segno più evidente di un Paese che sta andando fatalmente verso il disastro perché media e magistratura sono, ormai, riusciti a sterilizzare il senso della giustizia e la coscienza critica degli italiani
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Il quotidiano ABC ha oltre un secolo di vita, è la terza testata generalista di Spagna, ha undici edizioni e vende oltre 300.000 copie al giorno, un numero che molti direttori di giornali possono soltanto sognare, se consideriamo che le due corazzate dell’informazione italiana, Il Corriere della Sera e la Repubblica, si fermano rispettivamente a 270.000 e 189.000 copie quotidiane tra cartaceo e digitale. Questa premessa per dire che ABC non è proprio un organo d’informazione, come si usa dire, ultimo in fondo a destra e, pertanto, immaginiamo che la sua redazione verifichi molto attentamente le fonti prima di pubblicare una notizia.
Ebbene, appena quarantott’ore fa ABC ha pubblicato un articolo secondo il quale nel 2010 il Movimento Cinque Stelle, per poter portare avanti il suo programma politico socialistoide, avrebbe avuto 3,5 milioni di euro in contanti dal regime venezuelano di Hugo Chavez e che, tramite i canali diplomatici, il pagamento della somma sarebbe stato autorizzato dai servizi segreti militari del Venezuela in favore del defunto guru del movimento, il Casaleggio padre. Ovviamente, come avviene di solito in questi casi, il fatto è stato smentito dai diretti interessati – italiani e venezuelani – oltre che dalla loro claque mediatica che, non essendo in grado di confutare la notizia, ha pensato bene di screditarne la fonte declassando ABC a un fogliaccio di destra. Eppure esiste il documento dei servizi venezuelani a comprovarlo, almeno che non sia falso ma a questo punto ogni documento potrebbe definirsi falso se va contro i propri interessi. Tuttavia, noi, tra i tanti fautori e negatori a prescindere del finanziamento occulto eventualmente fruito dai grillini, non ci schieriamo con nessuno, limitandoci a fare due banali domande a chi di dovere.
La prima domanda ai magistrati. Scusate, avete messo in croce Salvini per quei viaggi a Mosca nel 2014 e nel 2018, a parer vostro per ottenere finanziamenti illeciti, con un’inchiesta giudiziaria così tirata per i capelli, così palamariana, che non appena il leader della Lega ha lasciato il governo quell’inchiesta giudiziaria (e giornalistica) è stata congelata: non si sa mai … dovesse il puzzone ritornare di nuovo al governo del Paese. Perché non avete profuso il medesimo impegno per verificare la notizia del “regalo” venezuelano ai Cinque Stelle riportata dal quotidiano spagnolo, visto che peraltro la notizia circola già dal 2016? Dopo tanti rumors, non era il caso di inviare la Guardia di Finanza a fare delle verifiche, dei riscontri diretti e indiretti, alla congrega politica e finanziaria della piattaforma Rousseau – Casaleggio – Grillo? Utilizziamo il termine congrega non per intenti dispregiativi ma perché non sapremmo come definire altrimenti una nebulosa associazione privata che, purtuttavia, sta determinando la politica nazionale ed estera del nostro Paese.
La seconda domanda, invece, la riserviamo a certi giornalisti: pur concedendovi tutte le attenuanti della passione ideale, che con la notizia dovrebbe entrarci relativamente, non vi vergognate almeno un po’ per aver consumato tonnellate di carta quando si è trattato di sputtanare, il più delle volte gratuitamente, Berlusconi e Salvini, mentre avete messo la sordina al fattaccio dei presunti finanziamenti venezuelani ai Cinque Stelle? Ma immaginiamo che non si possa pretendere di più da una categoria un tempo credibile e che oggi, nella sua grande maggioranza, per scrivere qualcosa ha bisogno delle veline di qualche procura o dei pizzini/messaggini di Rocco Casalino.
Peraltro, i due pesi e le due misure adoperati da certi media al cospetto dello stesso caso di presunti finanziamenti alla Lega e al M5S e una magistratura giunta al massimo del discredito dal 1946 ad oggi, sono il segno più evidente di un Paese che sta andando verso il disastro perché essi, media e magistratura, sono riusciti a sterilizzare il senso della giustizia e la coscienza critica degli italiani.
Ed è questo, più che gli eventuali milioni in nero elargiti ai Cinque Stelle dal defunto Chavez a preoccuparci.