Debito ergo sum

Side view of a businessman bending with model home on back depicting home loan burden

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Se ci fosse ancora il buon Cartesio, dovrebbe convertire la sua filosofia da “Cogito ergo sum” a “Debito ergo sum”. In una situazione come quella di oggi, dopo più di ventiduemila morti e con l’economia bloccata da un governo di scriteriati che ancora non riesce a darci delle protezioni per lavorare, parlare di debito è un po’ come dire che se uno ha avuto un’emorragia, basta fargli un salasso per ridargli il sangue  magari dopo, semmai il disgraziato dovesse sopravvivere
– by Cybergeppetto –

C’era una volta lo Stato, che era quell’ente che poteva stampare moneta ed emettere titoli per finanziare attività infrastrutturali ed economiche in grado di aumentare il gettito fiscale senza imporre nuove tasse. Lo so, sembra una favola, eppure era realtà fino a poco tempo fa.

Da quando siamo entrati nella nuova concezione della finanza in cui le banche centrali sono private ed autoreferenti, ma parlano tedesco o francese, stampare moneta è diventato un miraggio, non si riesce nemmeno con la pandemia, evento che, grazie a Dio, non è proprio frequente.

Esiste solo il debito, non ci sono altre strade ed altre possibilità, nemmeno il Covid-19 scalfisce le certezze degli espertoni di economia della vecchia Europa. Per loro esiste un solo metodo per uscire dalla situazione in atto, fare debiti e chiamare la loro troika, cioè la delegazione che comprende l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale. Siccome i guai non vengono mai da soli, c’è anche chi ci vorrebbe aggiungerci il famigerato MES, Meccanismo Europeo di Stabilità.

Se ci fosse ancora il buon Cartesio, dovrebbe convertire la sua filosofia da “Cogito ergo sum” a “Debito ergo sum”. In una situazione come quella di oggi, dopo più di ventimila morti e con l’economia bloccata da un governo di scriteriati che ancora non riesce a darci delle protezioni per lavorare, parlare di debito è un po’ come dire che se uno ha avuto un’emorragia, basta fargli un salasso per ridargli il sangue dopo, semmai dovesse sopravvivere.

Le burocrazie europee, i decisori politici, le lobby tecnocratiche ed i commentatori tuttologi hanno stabilito che nemmeno in una congiuntura storica dalle caratteristiche epocali si può iniettare liquidità nel sistema che, invece, è l’unica cosa da fare nei tempi di crisi.

In questi giorni abbiamo anche tre autorevoli pareri in proposito, quelli di Monti, Prodi e Berlusconi, non so se in veste di paramedici o di monatti. Tutti e tre ritengono che il Meccanismo Europeo di Stabilità sia utile ad affrontare la situazione, evidentemente la loro scienza e, ahinoi, la loro coscienza ritiene che un prestito del due per cento del PIL, da usare solo per risolvere problemi sanitari, potrebbe essere balsamo per risolvere i problemi economici provocati dal coronavirus, tanto loro la pensione ce l’hanno assicurata o non ne hanno bisogno. Tutti i miliardi di cui parlava Conte qualche giorno fa nei suoi decreti confusi, pasticciati e, talvolta, illegittimi, si sono dissipati con la nebbia al sole. Gli imprenditori hanno fatto due conti e hanno detto che non vogliono finire nelle mani dello strozzinaggio bancario, piuttosto chiudono. Se almeno avessimo le mascherine, potremmo utilizzarle come bavaglio per non parlare, le cose non cambierebbero economicamente, ma almeno avremmo una ragione per tacere.

Alcuni “autorevoli” esponenti della maggioranza di governo hanno sentenziato che con una patrimoniale si potrebbero reperire le risorse necessarie, evidentemente, oltre ad appoggiare il MES, cioè il “debito ergo sum”, costoro pensano di metterci anche l’innalzamento delle tasse per essere sicuri di riuscire a farci fuori. Il leader delle cosiddette “sardine”, ve le ricordate? Ha dichiarato che sarebbe una sorta di prestito di solidarietà… certo che se dovessimo riuscire a mettere insieme i fautori del Debito ergo sum e quelli del Tasso ergo sum saremmo tutti pronti per un suicidio di massa.