Dall’indice puntato al fuck you il passo è breve

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Per chi si starà domandando il perché nella copertina con gli otto maggiori intolleranti al mondo abbiamo voluto includere anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, la risposta sta nel fatto che, dal punto di vista politico, anche lei è vittima del suo dito come tutti quelli che hanno una patologica paura di perdere il proprio ruolo

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La (poco) misteriosa morte di Alexei Navalny, il coriaceo oppositore del dittatore russo Putin, non ci ha sorpresi più di tanto, a sorprenderci semmai è stato il tempo che ci ha messo il sistema repressivo del nuovo zar del Cremlino per farlo fuori. Nella circostanza della morte di Navalny ci è venuto da riflettere sul fatto che i compari di Putin, ovvero i dittatori, gli intolleranti e i fanatici presenti sul nostro pianeta sono ancora tanti e, purtroppo, escono ogni giorno di più allo scoperto, certi della loro impunità stante la debolezza delle democrazie occidentali. Per fortuna, anche se essi oggi sembrano onnipotenti nell’esercizio della violenza, in realtà sono più deboli e prevedibili di quanto non possa apparire a un osservatore superficiale, e sarebbero battibilissimi se soltanto il mondo libero fosse meno egoista e si dimostrasse più energico e compatto nei loro confronti. Prima di addivenire a una tale conclusione, abbiamo cercato d’individuare la caratteristica che rende subito “visibili” gli intolleranti, i fanatici e tutti i nefasti personaggi che stanno angustiando la vita dell’umanità. Ci chiedete se l’abbiamo trovata questa caratteristica unificante? Ebbene sì: è il dito indice.

Anche se non la vediamo, immaginiamo la faccia stupita di chi ci segue dopo questa nostra affermazione, ma fateci caso, e speriamo che la copertina vi aiuti in questo senso, costoro hanno sempre il dito puntato contro qualcuno e, per quanto ne possiamo capire, ciò è indice di debolezza e non di forza perché esprime aggressività e non consapevolezza di sé. Secondo la psicologia, infatti, il dito puntato è il tentativo di darsi potere di coloro che si sentono più capaci, più forti e più sapienti degli altri ma che, in realtà, sono immaturi e hanno hanno una fottuta paura per il loro ruolo, la paura di perdere il controllo sugli altri: le efferatezze dei vari Erode, Caligola, Nerone, Hitler, Stalin, Isis e Boko Haram per citare i più noti, sono state le conseguenze di una tale paura.     

Chi ci segue, si starà domandando perché nella galleria degli otto maggiori intolleranti al mondo abbiamo voluto inserire anche la segretaria del Pd Elly Schlein e, per quanto ci riguarda, la risposta è abbastanza semplice: anch’essa è vittima del dito, nel senso che è una intollerante. Ma la segretaria del Pd Elly Schlein, evidentemente, dopo avere assoldato le armocromiste a trecento euro l’ora per farsi consigliare l’abbinamento cromatico dei vestiti, ultimamente si sarà rivolta anche a qualche bravo consigliere politico che, finalmente, le ha fatto capire di dover cambiare registro, perché l’intolleranza a prescindere come metodo politico le avrà sicuramente procurato le (inutili) simpatie dei centri sociali, ma le sta alienando quelle (irrinunciabili) dell’establishment che, diciamo la verità, è piddino e tale vorrebbe rimanere.

Ecco perché, secondo noi, dopo aver fatto della quotidiana aggressione verbale al governo in carica un metodo di lotta politica, la segretaria del Pd Elly Schlein ha cambiato registro e in meno di quindici giorni ha cercato – per ben due volte! – il dialogo col governo in tema di politica estera e del lavoro. In questo nuovo corso “dialogante” Elly ha spiazzato il segretario della Cgil Landini, che è rimasto col cerino in mano della quasi solitaria contestazione piazzaiola del governo sul tema del lavoro, e l’ineffabile (quasi) capo dei Cinque Stelle, Giuseppi, che vede allontanarsi la possibilità di sorpassare a sinistra il Pd nel consenso degli italiani, anche perché di estremisti gli italiani ne hanno pieno le tasche. Crediamo che nelle prossime settimane, o almeno fino alle elezioni europee del 6 giugno, il dito indice di Elly Schlein se ne starà buono e tranquillo e magari, unito al medio, farà gli scongiuri per superare la fatidica soglia del 20%. Sennò i capataz del partito il dito lo faranno a lei ed è facile prevedere che sarebbe un “Fuck you!”.

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