Che quello iniziato oggi sia un anno scolastico sereno ma non banale

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Non si capisce se è colpa dell’infodemia, cioè dell’eccesso di informazioni circolanti, o dei gusti scadenti dei lettori che sui social non vanno più alla ricerca di articoli impegnati, sta di fatto che le notizie fornite dai media, salvo rare eccezioni, sono sempre più scontate e banali. Infatti, anche quest’anno scolastico comincia per i ragazzi con la paura del Covid seminata ad arte da chi già si è inventato la categoria degli eco-ansiosi

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Stamattina ci siamo messi alla ricerca di un bel pensiero sulle donne, scritto da qualche personaggio famoso, da commentare nella nostra rubrica “Aforismi” ma, per quanto ne abbiamo letti alcune centinaia, ci sono sembrati tremendamente banali. Per carità, erano per la maggior parte pensieri profondi che magari avranno anche fatto scalpore al tempo in cui furono scritti e pubblicati, ma oggi non dicono assolutamente nulla, tanto sono scontati e banali. Sul tema, Oscar Wilde è stato di certo colui che ha dedicato più aforismi alle donne, alcuni anche pepati e, per quanto le sue avventure libertine con maschi e femmine avessero scandalizzato la società inglese dell’epoca vittoriana, oggi alcuni suoi pensieri sulle donne farebbero sorridere di compatimento per la loro ordinarietà. Ecco a voi un assaggio: “Una donna è un piatto per gli dei, se a condirla non è il diavolo…” una roba che, al massimo, ci aspetteremmo di sentire dal comico Maurizio Crozza quando non è in vena, non certo da uno scrittore, poeta, aforista, drammaturgo, giornalista e saggista del decadentismo britannico.

Allora abbiamo cambiato progetto e siamo andati sui comunicati delle diverse agenzie per trovare qualche notizia che valesse la pena di sviscerare. E così abbiamo scoperto che i figli di Silvio Berlusconi hanno accettato l’eredità del padre (e volevamo vedere!), che la Juventus si vende o magari pure no, e che l’attuale sindaco di Roma, Gualtieri, che assieme a Giuseppe Conte è stato l’ideatore del cosiddetto superbonus, ritiene che il peggior disastro contabile della storia d’Italia non sia colpa sua ma delle proroghe intervenute. Ci siamo, infine, imbattuti in una notiziona che – ammappete! – questa sì che è originale, di prima mano, nuovissima di pacca: “Rientro in classe, torna l’incubo Covid”. Sconfortante, terroristico e banale, posto che se ne parla ormai da tre anni, trascorsi tra banchi a rotelle finiti al macero, mascherine, distanziamenti e chiusure varie.

Ciononostante in alto i cuori ragazzi che nei prossimi dieci mesi arrancherete sotto gli zaini per andare a scuola ma ritornerete, finalmente, con i vostri coetanei, nel gregge umano perché noi, ricordatelo sempre, siamo animali sociali che devono vivere insieme se vogliono avanzare sulla via della conoscenza e del progresso nonostante le (devastanti) banalità dei terroristi dei gruppi editoriali che vorrebbero tenervi perennemente in ostaggio della paura. Ma voi andate avanti con giudizio e non smettete di immaginarvelo il futuro.

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