È certamente riprovevole l’agire di un’istituzione pubblica che, invece di combattere la migrazione clandestina verso un Paese confinante ed amico, abbia concesso un locale ad una Ong che opera contro la legge
– Silvio Cortina –
Il caso dei gendarmi francesi che hanno fatto irruzione armata nella sede di una piccola organizzazione non governativa (Ong) a Bardonecchia ha scatenato un’ondata di
I francesi hanno fermato per accertamenti un nigeriano che usciva dalla Francia – non un migrante che voleva entrarvi – e, sospettando fosse un trafficante di droga, lo hanno fatto scendere alla prima stazione dopo il confine francese, a Bardonecchia. Quivi giunti lo hanno portato in un locale appositamente riservato a loro in base agli accordi italo-francesi per questo tipo di accertamenti e hanno usato il bagno per effettuare un prelievo delle urine del sospetto. E qui si è scatenato il finimondo perché i locali con la toilette erano stati concessi dal Comune ad una Ong che assiste i migranti che vogliono andare in Francia: i rappresentanti di questa organizzazione sono insorti contro un atto che, secondo loro, è stato intimidatorio ed allo stesso tempo prevaricatorio.
A questo punto mi soffermo a pensare dove siano l’intimidazione e la provocazione: nel fatto che i gendarmi erano armati? La polizia è sempre armata. Nel fatto che abbiano fatto accertamenti? È normale visti gli accordi bilaterali. Nel fatto che erano francesi e non italiani? L’importante è combattere i trafficanti di droga, poi se chi lo fa è francese o italiano poco dovrebbe importare essendo Francia ed Italia Paesi dell’Unione Europea. L’intimidazione era nel fatto che i gendarmi abbiano usato locali dati in uso ad una Ong? Quei locali, però, erano stati concessi in uso anche alla polizia francese, perciò quanto accaduto era previsto da accordi internazionali. Che poi tali locali fossero stati concessi
La prima è che un’istituzione pubblica, quale certamente è il Comune di Bardonecchia, invece di combattere il fenomeno della migrazione clandestina verso un Paese confinante ed amico, abbia invece dato un locale dell’Amministrazione che prima era dedicato alla sicurezza della collettività, a una Ong che praticamente opera contro la legge e gli accordi internazionali perché favorisce i migranti clandestini.
La seconda è che si vada dietro alle proteste di una siffatta Ong e se ne faccia addirittura un caso nazionale, invece di adoperarsi per i veri bisognosi. Ma forse la gazzarra è stata montata ad arte proprio per nascondere una tale assurdità.