Instagram ha appena elaborato una nuova funzione per ordinare pranzo o cena: con questo aggiornamento i ristoranti avranno la possibilità di creare specifici menu da asporto e il cliente potrà fare gli ordinativi tramite la piattaforma social. Sempre in tema di pasti, v’è da segnalare anche l’applicazione Too Good To Go, nata con l’intento di evitare lo spreco alimentare e consentire così agli operatori di monetizzare anche l’invenduto a prezzi ridotti però, il che con i tempi che corrono è una benedizione sia per gli esercenti del settore che per i clienti
– Patrizia Kopsch * –
A distanza di circa due mesi dal lockdown e dalla inevitabile trasmigrazione di massa verso il digitale per ragioni di svago, di studio o di lavoro come per lo smartworking, ma anche per sfruttare le opportunità idonee a supportarci in una quotidianità priva di rapporti umani diretti, i social media sono diventati le indiscusse star di questi giorni. Ciò è avvenuto soprattutto perché siamo confinati tra quattro mura dalla quarantena così, per combattere la noia, abbiamo perlustrato in lungo e in largo questo variegato mondo, i social media, in continua trasformazione.
Instagram, ad esempio, ha appena elaborato una nuova funzione per ordinare pranzo o cena dal proprio domicilio, sicché con questo aggiornamento i ristoranti avranno la possibilità di creare specifici menu da asporto e il cliente può fare gli ordinativi tramite la piattaforma social. Insomma, a tavola con il digitale… Sempre in tema di pasti, v’è da segnalare anche l’applicazione Too Good To Go, nata con l’intento di evitare lo spreco alimentare e consentire agli operatori di monetizzare anche l’invenduto a prezzi ridotti però, il che con i tempi che corrono è una benedizione sia per gli esercenti del settore che per i clienti.
Infatti, tramite quest’applicazione è possibile acquistare box da asporto WeCare confezionati con prodotti provenienti dai menu giornalieri, ovvero dai banchi di ristoranti e/o cucinerie e non più da pregresse giacenze, in modo che oltre a risparmiare su del buon cibo, si aiutano anche negozi e ristoranti a lavorare. Un buon modo per apparecchiare tavola con il digitale.
Al riguardo, ho voluto personalmente testare questo servizio e devo dire che, purtroppo, nella zona di Varese sono ancora pochi i negozi inseriti nella suddetta applicazione, ma probabilmente siamo solo agli inizi e, in tempi brevi, di certo aumenteranno i compartecipi. Ciononostante resto dell’idea che quella del Too Good To Go sia un’idea più che valida e di successo certo, almeno a giudicare dai primi numeri: il mese scorso con questo sistema si è evitato che nel nostro Paese andassero invenduti 54.161 pasti.
Sempre in tema di tavola digitale e alimenti da trasportarsi a domicilio, sul sito della solidarietadigitale@agid.gov.it, diverse piattaforme per la spesa online mettono in comunicazione negozi e clienti, mentre altre addirittura consentono di gestire un menu digitale via smartphone e di ricevere ordini via whatsapp o tramite una e-mail come nel caso della web app nowpizza.it.
Un servizio davvero utile e completo, poi, è quello proposto dal portale Ugo, con i suoi operatori a nostra disposizione per fare la spesa, andare in farmacia, pagare le bollette o portare fuori il cane. È un servizio totalmente gratuito per gli over 65, per chi è affetto da patologie e per disabili; per poterne usufruire occorre registrarsi al portale hellougo.com nella sezione dedicata all’emergenza Covid-19.
A proposito di novità, tempo fa ho parlato delle nuove piattaforme per videochiamare i parenti. Ebbene, il giorno dopo Facebook ha lanciato l’applicazione messenger rooms, potenziando la chat e consentendo di videochiamare in contemporanea fino a cinquanta persone.
Insomma anche noi, come il Duca di Mantova del Rigoletto verdiano che nel terzo atto canta che “La donna è mobile …”, possiamo sostenere che il web è mobile o, se credete … mobail.
* Giornalista freelance, blogger, formatrice digitale
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