A Magenta il quartetto per la fine del tempo

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Il più grande componimento di musica da camera del ventesimo secolo fu composto da un militare francese, Olivier Messiaen, mentre era prigioniero in un campo d’internamento tedesco dove la sua composizione vi venne eseguita per la prima volta, da altri militari francesi prigionieri, con degli strumenti musicali di fortuna avventurosamente reperiti e con una temperatura esterna di -15°
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Eseguito per la prima volta a gennaio del 1941 nel campo di prigionia di Görlitz in Sassonia, la composizione di musica da camera Quatour pur la fin du temps era stata composta, l’anno prima, dal militare francese Olivier Messiaen, mentre si trovava prigioniero dei tedeschi.

Poiché nello zaino Messiaen aveva portato con sé molte partiture e carta da musica, poté comporre quello che oggi è considerato uno dei più alti esempi di musica da camera del XX secolo. Ciò fu possibile anche perché, a Görlitz, Messiaen incontrò altri tre musicisti, il violinista Jean Le Boulaire, il clarinettista Henri Akoka e il violoncellista Etienne Pasquier.

Il componimento dapprima fu titolato da Messiaen “Trois pour la fin du Temps” ma poi, pensando all’aggiunta di sé stesso al quartetto come pianista, modificò il titolo in “Quatuor…”.

La prima esecuzione del componimento avvenne, con degli sgangherati strumenti musicali avventurosamente reperiti, davanti a cinquemila prigionieri, in una notte in cui la temperatura esterna oscillava intorno ai -15 gradi.

Il “Quatour pur la fin du temps” sarà proposto la sera del prossimo 27 gennaio, presso il Teatro Lirico di Magenta, dal Quartetto Totem (info@totemagenta.org) composto da Ruben Giuliani al violino, da Giovanni Volpe al violoncello, da Flavia Feudi al clarinetto e da Maddalena Miramonti al pianoforte.

Lo spettacolo sarà diretto da Paola Ornati con la partecipazione di Lucilla Giagnoni, attrice, sceneggiatrice e autrice televisiva che accompagnerà l’esecuzione con la lettura di alcuni brani all’uopo prescelti.

Immagine in evidenza: Foto Corriere AltoMilanese – Teatro Lirico di Magenta