Sebbene in modo più aulico, di ciò era convinto anche il padre Danteche nel Canto V dell’Inferno sostenne che “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”, a dire che la persona amata è obbligata a sua volta ad amare.
Ecco perché, in mancanza di questa pariteticità di sentimenti, l’autore dell’aforisma del giorno ritiene sia un esercizio vano, quanto sentimentalmente dispendioso, amare senza essere corrisposti.