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L’omosessualità di classe

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Un omosessuale che sia anche un povero disgraziato non potrebbe neppure pensare d’inviare per posta il suo sperma congelato per far inseminare un’altra disgraziata che si trova all’altro capo del mondo e che, per necessità, accetta il turpe negozio

– di Vincenzo Ciaraffa –

Dovrebbero bastare le parole di Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1973, per farci capire quanto sia assurda e contro natura la Legge Cirinnà downloadche ha equiparato il matrimonio tra un uomo e una donna a quello tra due individui dello stesso sesso: «L’uomo non è al di fuori delle leggi biologiche di questa terra […] Ovunque valgono le medesime leggi, le stesse leggi naturali».

Peggio che assurda, poi, è l’idea che si possa ricorrere ad un utero in prestito per mettere un bambino in mano a due omosessuali. Tra l’altro, questo sovvertimento dell’ordine naturale delle cose fa venir meno anche il presupposto giuridico e religioso che è alla base dell’istituto del matrimonio, ben compendiato dai padri latini nel termine matrimonium, ottenuto dall’unione di due parole come mater/madre e munus/dovere. Sì, perché gli antichi romani tenevano alla prosecuzione della specie e all’ordinato fluire della società più della Chiesa di oggi: fatta la tara sulle loro devianze di raffinati porcaccioni, per loro la procreazione era un dovere civico.

L’argomento è di quelli che lasciano nervi scoperti se ogni tanto qualche frase postata sui social fa ancora riaccendere le polemiche sulla Legge Cirinnà, ma ciò che colpisce di più è il sostanziale disinteresse di coloro che avrebbero dovuto urlare a squarciagola che quella legge è un abominio sotto ogni aspetto e punto di vista. Il Papa, per esempio, così bravo ad andare a interferire perfino nelle elezioni americane, forse qualche parolina di riprovazione su questa legge avrebbe potuto spenderla – in modo chiarissimo! – da piazza San Pietro.

Ma è speranza vana aspettarsi qualche forma di riprovazione sulle unioni civili da questo papa – don Abbondio che, nel vivo della battaglia alla Camera sulla Legge Cirinnà, preferì farsi un viaggetto in Messico. Ciò per tenersi a distanza fisica dalle riflessioni, quelle sacrosante riflessioni che, invece, in veste di capo della Chiesa e amministratore delle nostre anime avrebbe avuto il dovere di innescare.

Nella circostanza fu molto forte il sospetto che la regredente Chiesa di Bergoglio, in 1280px-Unioni_civili_(29441331632)forti ambasce economiche dovute allo spaventoso calo di fedeli, non avesse voluto perdere in un solo colpo le esenzioni impositive che lo Stato italiano copiosamente gli riconosce e i finanziamenti del Governo alle Caritas. Eppure fu appena qualche anno prima che, dalla Chiesa di Santa Marta, il Papa aveva gridato che «Fede e attaccamento a ricchezze non possono convivere». Fede, portafoglio e cattiva coscienza evidentemente sì.

Neppure il mondo della scienza, in verità, ha dato prova di equilibrato attivismo sull’argomento, fatta eccezione per qualche rara mosca bianca come lo psichiatra Paolo Crepet: «L’utero in affitto è eugenetica, nel senso che stabiliamo noi qual è la natura di un bambino. È un pensiero nazista». E gli altri psichiatri, sociologi, biologi e psicologi dove erano? E i preti? E i giuristi?

Non appena il Senato votò la Cirinnà, con una tempistica degna di miglior causa, assistemmo ad uno scoop: il presidente nazionale del partito Sinistra Ecologia e Libertà, l’onorevole Nichi Vendola e il compagno Eddy Testa fecero sapere al mondo di couples-306851_960_720avere avuto un figlio, grazie ad un utero preso in affitto in California, nella deprecata terra del capitalismo esasperato.

Io non so voi, cari lettori, ma non ci trovo nulla di romantico o almeno eticamente accettabile nel comportamento di un gay che invia per posta il suo sperma congelato per far inseminare una disgraziata che si trova all’altro capo del mondo e che, per necessità, accetta il turpe negozio. Ovviamente, un omosessuale che sia anche un povero disgraziato non potrebbe neppure pensare di realizzare una cosa del genere.

Bene, un altro primato tutto italiano: politici che dichiarano orgogliosamente di discendere dal Comunismo sono riusciti nella non facile impresa di creare l’omosessualità di classe!

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